“È stata un’operazione partita mesi fa che sta facendo luce su una situazione anomala. Era inspiegabile altrimenti che quel tratto di mare fosse più inquinato delle acque del porto”. Così il sindaco Giosuè Starita a seguito del sequestro operato oggi alla struttura “La Tenda” dai vigili urbani, dalla capitaneria di porto e grazie al supporto logistico della Gori.

“È solo un tassello – continua il sindaco – di un’indagine molto vasta, iniziata mesi fa, che ha visto in prima fila questo ente e la sua polizia. Nel corso di questi mesi abbiamo incrociato dati, filmati, foto che inchiodano la struttura ed altri parchi. Pochi giorni fa accertammo gli scarichi illegali provenienti dal parco Eugenia e nei prossimi giorni porteremo alla luce altri sversamenti. Ho dato mandato affinché il comune sia parte civile contro i responsabili di questo disastro”.

Il sequestro odierno è stato frutto di indagini accurate che ha visto in prima fila i vigili urbani. Prima le segnalazioni, le foto e poi la prova madre degli sversamenti: dagli appartamenti e dalla stessa struttura che ospita i tossicodipendenti hanno fatto scorrere, attraverso gli scarichi, liquidi colorati non tossici che finivano immediatamente a mare.

“Nella struttura – affermano gli agenti della municipale - abbiamo trovato un canale apposito che bypassava la vasca e finiva direttamente a mare. Inoltre alla stessa vasca, che doveva essere a tenuta, non era stata fatta manutenzione da decenni. Appena si riempiva oltre un certo livello, fuoriuscivano liquidi che finivano direttamente a mare”.


Raffaele Perrotta