Libri: Il mio cuore è un mandarino acerbo di Alessio Arena
07-02-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Per la rassegna Libri Con-tatto, presso il multisala Montil di Castellammare di Stabia, il giornalista Vincenzo Aiello e lartista Anna Spagnuolo hanno presentato, sabato 5 febbraio, il libro Il mio cuore è un mandarino acerbo di Alessio Arena, edito da Zona.
Alessio Arena, classe 1984, è un giovane autore che vanta già una strada lastricata di successi. Ha infatti pubblicato racconti in Linus, Nazione indiana,Tina, Nuovi Argomenti. Nel 2009 ha vinto il premio del pubblico alla rassegna Esor-dire ed il suo romanzo Linfanzia delle cose, edito da Manni, ha vinto il premio Giuseppe Giusti Opera Prima.
Il mio cuore è un mandarino acerbo è la storia di un transessuale, di nome Veronique, alla ricerca di una sua identità, sospesa tra il fantastico ed il reale, intrisa di una religiosità dissacrante ma profondamente autentica che lAutore pone a confronto con la falsità delle pie donne isolane, assorte nei tipici culti pasquali di Procida. Un romanzo sceneggiata, comè stato definito dalla critica, che si muove tra Marsiglia e Procida, dove coesistono il dramma e la musica, da Amanda Lear a Nino DAngelo.
Vincenzo Aiello descrive Arena come uno scrittore che ha poco di napoletano, quasi un sudamericano si direbbe. Predilige il piano cinematografico e quello sonoro alla pura scrittura. La sua penna evoca immagini con perizia pittorica, come la celebre cerimonia di vestizione della Madonna a Procida o la processione del Cristo. Eppure lAutore, a dispetto della critica che vorrebbe accentuare i suoi rapporti con la cultura spagnola, in modo particolare con Almodovar, rivendica con forza le radici culturali partenopee. Per Arena la vera essenza delle cose si ritrova oltre il confine della normalità. La sua prosa prima di essere visionaria è pregna di Realismo magico, perché la realtà vive di episodi al limite apparentemente inspiegabili. I protagonisti dei suoi racconti sono personaggi borderline che tuttavia popolano Napoli.
La scelta di ambientare il racconto a Procida negli anni 80 è funzionale precisa lAutore - alla narrazione dellesperienza religiosa di trasfigurazione che vive Veronique. In questi anni lisola è ancora lontana dal circuito turistico ed è quasi congelata in unatmosfera di umanità primitiva che guarda con diffidenza allaltro. La Pasqua assume così un carattere profondamente misterico prima che mistico, è intrisa di Paganesimo più che di Cristianesimo, esprime superstizione più che religiosità. Il diverso viene dal mare, e Procida questo lo ha imparato dalla storia.
NICOLA CAROPPO
Il mio cuore è un mandarino acerbo di Alessio Arena
Editrice Zona, 2009
15,00
Alessio Arena, classe 1984, è un giovane autore che vanta già una strada lastricata di successi. Ha infatti pubblicato racconti in Linus, Nazione indiana,Tina, Nuovi Argomenti. Nel 2009 ha vinto il premio del pubblico alla rassegna Esor-dire ed il suo romanzo Linfanzia delle cose, edito da Manni, ha vinto il premio Giuseppe Giusti Opera Prima.
Il mio cuore è un mandarino acerbo è la storia di un transessuale, di nome Veronique, alla ricerca di una sua identità, sospesa tra il fantastico ed il reale, intrisa di una religiosità dissacrante ma profondamente autentica che lAutore pone a confronto con la falsità delle pie donne isolane, assorte nei tipici culti pasquali di Procida. Un romanzo sceneggiata, comè stato definito dalla critica, che si muove tra Marsiglia e Procida, dove coesistono il dramma e la musica, da Amanda Lear a Nino DAngelo.
Vincenzo Aiello descrive Arena come uno scrittore che ha poco di napoletano, quasi un sudamericano si direbbe. Predilige il piano cinematografico e quello sonoro alla pura scrittura. La sua penna evoca immagini con perizia pittorica, come la celebre cerimonia di vestizione della Madonna a Procida o la processione del Cristo. Eppure lAutore, a dispetto della critica che vorrebbe accentuare i suoi rapporti con la cultura spagnola, in modo particolare con Almodovar, rivendica con forza le radici culturali partenopee. Per Arena la vera essenza delle cose si ritrova oltre il confine della normalità. La sua prosa prima di essere visionaria è pregna di Realismo magico, perché la realtà vive di episodi al limite apparentemente inspiegabili. I protagonisti dei suoi racconti sono personaggi borderline che tuttavia popolano Napoli.
La scelta di ambientare il racconto a Procida negli anni 80 è funzionale precisa lAutore - alla narrazione dellesperienza religiosa di trasfigurazione che vive Veronique. In questi anni lisola è ancora lontana dal circuito turistico ed è quasi congelata in unatmosfera di umanità primitiva che guarda con diffidenza allaltro. La Pasqua assume così un carattere profondamente misterico prima che mistico, è intrisa di Paganesimo più che di Cristianesimo, esprime superstizione più che religiosità. Il diverso viene dal mare, e Procida questo lo ha imparato dalla storia.
NICOLA CAROPPO
Il mio cuore è un mandarino acerbo di Alessio Arena
Editrice Zona, 2009
15,00