Libri: Volevamo essere Maradona di Rosario Cuomo
13-01-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Agerola.Trentenne agerolese, studente di giurisprudenza « in ritardo» come egli stesso lamenta, o in un anticipo mascherato Rosario Cuomo è prodotto giuridico, mente di legge prestata inaspettatamente alla scrittura letteraria. Lo scorso 9 gennaio, presso lHotel Le Rocce, nellambito della rassegna La sera del dì di festa. I salotti letterari della domenica, si è tenuta ufficialmente a battesimo la sua prima opera: Volevamo essere Maradona. Evento realizzato in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Furore, le Cantine Marisa Cuomo, con lintervento del giornalista Peppe Iannicelli, che introduce libro e autore.
Edito da Cento Autori Collana leggere veloce 2010, ( 3,00 per 43 pp.) il racconto autobiografico di Rosario Cuomo, che ne sancisce lesordio letterario dopo un lancio in via ufficiosa, ancora fresco di stampa, nellestate scorsa ha avuto, agli inizi di questo 2011, lattesa e meritata presentazione ufficiale al pubblico.
Un piccolo «breve ma intenso» come si suole dire delizioso tuffo nel tempo di ieri, negli anni che ormai fanno parte della storia: quella più recente, che ha come sfondo gli anni doro del calcio; quei mitici anni 80 che hanno segnato la rivalsa del Sud, latteso e meritato riscatto dal monopolio calcistico delle squadre del Nord. Quando il Napoli fa sognare i tifosi e Maradona fa sognare Napoli.
Anni, che nei racconti dei padri e di coloro che ne conservano piacevolmente la memoria, sono diventati mitici, perché la passione per la squadra del cuore, spesso, pare assume i connotati della rinascita collettiva e del desiderio di vita.
Quel tempo è rievocato dallautore attraverso i ricordi della propria infanzia nellentroterra agerolese: dalle interminabili partite di pallone nel piazzale della Chiesa, al desiderio di bambino rimasto tale di far parte della Scuola calcio Napoli, fino a quando, un giorno, la realtà micro di provincia viene sorprendentemente accarezzata dalla realtà macro del sogno e il profumo del San Paolo in un attimo più vicino sembra aver raggiunto Agerola.
Nel 700 lumanista Saverio Bettinelli in merito alle biblioteche del proprio tempo riferiva: «Ignorerai quasi tutto che qui si contiene o vivrai tre secoli per leggerne la metà».
Il nesso «tanti libri pochi lettori» sembra essere il filo rosso comune che dalle epoche passate ci accompagna a quella presente. Le statistiche informano che ogni italiano, in un anno, spende più per andare al cinema che per acquistare libri. Dallinflazione della carta stampata, al dominio della rete, quando tutto sembra essere a portata di un click, Volevamo essere Maradona di Cuomo potrebbe fare la differenza; sgomitare tra leccesso di offerta e guadagnarsi un posto nell olimpo dei libri non solo acquistati ma anche letti.
Complice la brevità del testo, il prezzo di acquisto modico, la suggestività del titolo o semplicemente la scorrevolezza e lironia della narrazione, il libro ben scritto si fa leggere con gusto immutato dalla prima sino allultima pagina e non solo dal lettore più bulimico ma anche da chi, alla vista di un libro, in genere, paventerebbe i sintomi dellorticaria.
Floriana Medaglia
Edito da Cento Autori Collana leggere veloce 2010, ( 3,00 per 43 pp.) il racconto autobiografico di Rosario Cuomo, che ne sancisce lesordio letterario dopo un lancio in via ufficiosa, ancora fresco di stampa, nellestate scorsa ha avuto, agli inizi di questo 2011, lattesa e meritata presentazione ufficiale al pubblico.
Un piccolo «breve ma intenso» come si suole dire delizioso tuffo nel tempo di ieri, negli anni che ormai fanno parte della storia: quella più recente, che ha come sfondo gli anni doro del calcio; quei mitici anni 80 che hanno segnato la rivalsa del Sud, latteso e meritato riscatto dal monopolio calcistico delle squadre del Nord. Quando il Napoli fa sognare i tifosi e Maradona fa sognare Napoli.
Anni, che nei racconti dei padri e di coloro che ne conservano piacevolmente la memoria, sono diventati mitici, perché la passione per la squadra del cuore, spesso, pare assume i connotati della rinascita collettiva e del desiderio di vita.
Quel tempo è rievocato dallautore attraverso i ricordi della propria infanzia nellentroterra agerolese: dalle interminabili partite di pallone nel piazzale della Chiesa, al desiderio di bambino rimasto tale di far parte della Scuola calcio Napoli, fino a quando, un giorno, la realtà micro di provincia viene sorprendentemente accarezzata dalla realtà macro del sogno e il profumo del San Paolo in un attimo più vicino sembra aver raggiunto Agerola.
Nel 700 lumanista Saverio Bettinelli in merito alle biblioteche del proprio tempo riferiva: «Ignorerai quasi tutto che qui si contiene o vivrai tre secoli per leggerne la metà».
Il nesso «tanti libri pochi lettori» sembra essere il filo rosso comune che dalle epoche passate ci accompagna a quella presente. Le statistiche informano che ogni italiano, in un anno, spende più per andare al cinema che per acquistare libri. Dallinflazione della carta stampata, al dominio della rete, quando tutto sembra essere a portata di un click, Volevamo essere Maradona di Cuomo potrebbe fare la differenza; sgomitare tra leccesso di offerta e guadagnarsi un posto nell olimpo dei libri non solo acquistati ma anche letti.
Complice la brevità del testo, il prezzo di acquisto modico, la suggestività del titolo o semplicemente la scorrevolezza e lironia della narrazione, il libro ben scritto si fa leggere con gusto immutato dalla prima sino allultima pagina e non solo dal lettore più bulimico ma anche da chi, alla vista di un libro, in genere, paventerebbe i sintomi dellorticaria.
Floriana Medaglia