“La decisione del Tar non ferma un processo che porterà nel 2010 ad assegnare le concessioni per i lidi balneari tramite gara”. Il sindaco Salvatore Vozza ribadisce la posizione dell’Amministrazione comunale, dopo che il Tar Campania (terza sezione) ha accolto l’istanza cautelare presentata dagli ex concessionari dei quattro lidi chiusi lo scorso 23 agosto per mancanza di concessione e autorizzazione, e fissato al 10 settembre la camera di consiglio che dovrà entrare nel merito della questione. “Non è un provvedimento inatteso – spiega il sindaco Vozza – si tratta di un’iniziativa scontata, che le norme in materia amministrativa consentono, realizzata dalla controparte senza contraddittorio con l’ente. Il Tar in pratica ha sospeso l’ordinanza comunale perché gli ex gestori hanno prospettato ragioni di gravità e urgenza, rinviando la decisione di merito definitiva all’udienza del 10 settembre. In quella sede il Comune si difenderà e prospetterà le proprie ragioni. Quello che è certo è che un processo è stato avviato, e che con il 2010 ci saranno nuove regola per il rilascio delle concessioni scadute, un processo che con la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2009 è pienamente nelle mani della parte pubblica. Si tratta, com’è ovvio, di una materia che non riguarda per niente il Tar e il decreto emesso oggi”.
L’Amministrazione comunale ribadisce che con la prossima estate si deciderà di assegnare le concessioni tramite un processo di evidenza pubblica, una vera e propria gara aperta a tutti. Il Comune deciderà poi quali lidi mettere a gara, e a quali condizioni e criteri tutti finalizzati a tutelare i cittadini stabiesi, innanzitutto, e la proprietà pubblica della costa e del mare. “Questa è l’assoluta novità – ribadisce il sindaco Vozza – che apre una fase nuova per l’utilizzo delle spiagge di Pozzano e dell’intero territorio comunale. Per il 2010 avremo una nuova situazione per i lidi e il 2010 si costruisce adesso. Ovviamente, siamo aperti al confronto e alla concertazione con le organizzazioni che rappresentano i gestori degli stabilimenti balneari, ma indietro non si torna. Ricordo inoltre che il 4 settembre il consiglio comunale è convocato per discutere e approvare il Piano spiagge, e questo fornirà un ulteriore strumento nell’interesse collettivo. Comunque attendiamo sereni la seduta del Tar del 10 settembre”.

Il decreto del Tar è stato emesso a sensi dell’art. 3 della legge 21 luglio 2000, n. 205 recante “Disposizioni in materia di giustizia amministrativa”. Di seguito uno stralcio dell’art. 3 che inquadra la natura assolutamente temporanea del decreto di oggi. “(omissis) Prima della trattazione della domanda cautelare, in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio, il ricorrente può, contestualmente alla domanda cautelare o con separata istanza notificata alle controparti, chiedere al presidente del tribunale amministrativo regionale, o della sezione cui il ricorso è assegnato, di disporre misure cautelari provvisorie. Il presidente provvede con decreto motivato, anche in assenza di contraddittorio. Il decreto è efficace sino alla pronuncia del collegio, cui l´istanza cautelare è sottoposta nella prima camera di consiglio utile”.

E intanto sulla questione interviene anche il locale Circolo della Libertà con le parole del vice presidente dei circoli dellea Campania, Antonio Sicignano: «La sospensiva del Tar sulla questione dei lidi mi preoccupa molto, perché c’è il rischio che, attraverso l’ennesima batosta giudiziaria regalata da Vozza alla città, i stabilimenti balneari ne escano rafforzati a tutto svantaggio della città, proprio come accaduto sulla vicenda della Gori. Il problema purtroppo – continua Sicignano – è che non è vero quanto sostiene Vozza circa il procedimento in oggetto, perché il Tar non è un sprovveduto e quando concede una sospensiva non guarda solo alle ragioni di gravità ed urgenza (cd. periculum in mora) ma tiene conto anche del fumus boni iuris, ovvero dei cosiddetti profili di fondatezza che il ricorso presenta ad un primo e sommario esame. Di conseguenza, esprimo la mia preoccupazione circa il fatto che in tal modo, proprio come successo con la Gori, dove il sindaco ci ha fatto perdere la causa presentando in ritardo il ricorso del Comune, la città possa subire l’ennesima sconfitta giudiziaria, a cui sarà poi difficile porre rimedio. Più volte ho manifestato la mia indignazione per il modo in cui i cittadini stabiesi sono costretti a vivere la stagione estiva, con spiagge superaffollate e carissime, ma è evidente a tutti che il recente provvedimento di Vozza, avvenuto solo a conclusione della stagione estiva, è solo un disperato tentativo per guadagnare qualche voto in vista delle prossime elezioni comunali. I tentativi disperati, però, proprio come avvenuto con la Gori, non sempre sortiscono l’effetto sperato, ma molto spesso si risolvono in un boomerang per la città, a tutto danno degli stabiesi». Aggiunge Sicignano: «quanto al fatto che il sindaco ha sostenuto che nel 2010 vorrebbe riassegnare le concessioni per i lidi tramite gara, ritendo doveroso dirgli: non ci provi nemmeno! perché se è vero quanto sostenuto in merito a queste vicende, nel 2010 le spiagge devono ritornare libere a tutto beneficio dei cittadini stabiesi». Conclude Sicignano: «purtroppo la questione è molto delicata e spero che la città ne esca vincitrice, ma considerati i precedenti sulla questione Gori, sono molto preoccupato ed invito il sindaco, in questa occasione, a risarcire di tasca propria eventuali danni a cui il Comune potrebbe essere condannato»