Linea Circum dismessa: "Il Comune partecipi al bando"
21-02-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Boscotrecase. Il Comune partecipi al bando regionale per la riqualificazione della linea ferroviaria dismessa dopo lapertura della nuova stazione della circumvesuviana: sono i cittadini che lo chiedono. Questo è lappello-proposta che Catello Pane, consigliere comunale del Partito Democratico, pone all attenzione dellesecutivo locale affinché stia attento a non sciupare questa
importante occasione da non perdere assolutamente. È di recentissima
pubblicazione, infatti, un bando da parte della Regione Campania che impegna risorse finanziarie finalizzate alla realizzazione di itinerari su linee
ferroviarie dimesse. Contemporaneamente allapertura della nuova stazione
spiega Catello Pane - il percorso superficiale della vecchia tratta ferroviaria
giace abbandonato nellincuria totale, ed è diventato potenziale preda di
vandali e malintenzionati. Il provvedimento regionale va proprio nella
direzione della riqualificazione del percorso così come è stato richiesto da
più parti, tra laltro, anche attraverso una petizione popolare sottoscritta da
ben 1700 cittadini. Lopera finanziata dalla Regione non graverebbe sulle
casse comunali prosegue Pane ed inoltre, consentirebbe di eliminare i
pericoli, e di creare un collegamento alternativo, sicuro, breve e più comodo
tra la vecchia stazione e quella nuova. Unopportunità da afferrare a tutti i
costi. Il problema ora è un altro prosegue Pane ci vuole innanzitutto la
volontà dellamministrazione. Ma solo questo non basta. Bisogna redigere un
buon progetto, e partecipare con scrupolosità al bando, anche rispettando i
tempi di scadenza. La questione stazione della circumvesuviana sta diventando
un vero e proprio tormentone tutto boscotrecasese. Tra laltro, fin dalla sua
inaugurazione, con il verificarsi di episodi di microdelinquenza e con l
accentuarsi di disagi pratici, la megastruttura di via Calabrese ha generato
critiche e lamentele da ogni parte dellopinione pubblica. Il gruppo
consiliare di cui sono parte conclude Pane ha prodotto già da tempo, una
formale richiesta di discutere della questione in consiglio comunale. Tale
possibilità ci è tuttora negata, malgrado che essa rientra nei nostri diritti e
che siano già più che superati i tempi che la legge stabilisce per la sua
attuazione. Pertanto, non escludo nuove iniziative politiche e consiliari per
rafforzare lattenzione di tutti sul problema.
importante occasione da non perdere assolutamente. È di recentissima
pubblicazione, infatti, un bando da parte della Regione Campania che impegna risorse finanziarie finalizzate alla realizzazione di itinerari su linee
ferroviarie dimesse. Contemporaneamente allapertura della nuova stazione
spiega Catello Pane - il percorso superficiale della vecchia tratta ferroviaria
giace abbandonato nellincuria totale, ed è diventato potenziale preda di
vandali e malintenzionati. Il provvedimento regionale va proprio nella
direzione della riqualificazione del percorso così come è stato richiesto da
più parti, tra laltro, anche attraverso una petizione popolare sottoscritta da
ben 1700 cittadini. Lopera finanziata dalla Regione non graverebbe sulle
casse comunali prosegue Pane ed inoltre, consentirebbe di eliminare i
pericoli, e di creare un collegamento alternativo, sicuro, breve e più comodo
tra la vecchia stazione e quella nuova. Unopportunità da afferrare a tutti i
costi. Il problema ora è un altro prosegue Pane ci vuole innanzitutto la
volontà dellamministrazione. Ma solo questo non basta. Bisogna redigere un
buon progetto, e partecipare con scrupolosità al bando, anche rispettando i
tempi di scadenza. La questione stazione della circumvesuviana sta diventando
un vero e proprio tormentone tutto boscotrecasese. Tra laltro, fin dalla sua
inaugurazione, con il verificarsi di episodi di microdelinquenza e con l
accentuarsi di disagi pratici, la megastruttura di via Calabrese ha generato
critiche e lamentele da ogni parte dellopinione pubblica. Il gruppo
consiliare di cui sono parte conclude Pane ha prodotto già da tempo, una
formale richiesta di discutere della questione in consiglio comunale. Tale
possibilità ci è tuttora negata, malgrado che essa rientra nei nostri diritti e
che siano già più che superati i tempi che la legge stabilisce per la sua
attuazione. Pertanto, non escludo nuove iniziative politiche e consiliari per
rafforzare lattenzione di tutti sul problema.