Anche oggi, schierato al centro dell´attacco oplontino, ha fatto in pieno il suo dovere. Magari, Antonio Del Sorbo sarà anche apparso meno brillante e spigliato del solito, ma comunque capace di siglare un delizioso vantaggio dal dischetto oltre ad essere il protagonista assoluto della "svista" arbitrale (confermata, del resto, dalle eloquenti immagini televisive disponibili a breve sul nostro sito, ndr) che ha condannato anzitempo il Savoia alla eliminazione dalla Coppa.

"Ho colpito di testa ed ho subito notato che i piedi del difensore avversario erano ben oltre la linea bianca" il commento dell´attaccante oplontino in relazione al gol fantasma non concesso al Savoia, nella ripresa, sul 2-1 per il Pomigliano. "La palla, secondo me, era entrata. Anche il loro portiere aveva praticamente alzato le mani in segno di resa. L´arbitro ci ha messo un po´ a decidere il da farsi optando alla fine per un calcio d´angolo. Diciamo pure che in realtà non ci ha capito nulla. Anche sulla espulsione di Di Pietro. La verità è che è stato Panico a colpire il nostro compagno".

La mancata concessione della rete che sarebbe valsa il pareggio, comunque, non deve fungere da alibi ad una squadra apparsa oggi, anche al ds oplontino Tonino Simonetti, priva della necessaria cattiveria utile a passare il turno nella competizione tricolore. Del Sorbo, tuttavia, è di diverso avviso.
"Non credo che il Pomigliano abbia meritato la vittoria. Secondo me il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio ed i nostri avversari hanno soltanto sfruttato a dovere due nostre indecisioni. E´ mancata la grinta? Penso proprio di no. Anche il Savoia si è impegnato al massimo. Occorre subito voltare pagina iniziando già dalla prossima trasferta di Gioia Tauro".

Salvatore Piro