Una storia forse come tante, dove a farne le spese è sempre una donna, convinta di poter cambiare il proprio compagno semplicemente con il suo amore, non rendendosi conto che, un uomo che ha manifestato violenza una volta, lo farà ancora e lo farà sempre, ammenoché non decida di sottoporsi a cure specifiche.
Quello che all’apparenza doveva essere un tentativo di riconciliazione tra una donna di ed il suo ex compagno di 44 anni, si è presto rivelato l’ennesimo atto di violenza e soprusi contro una donna.
La vittima, madre di 4 bambine, l’ultima nata 4 mesi fa proprio dall’unione con il 44enne, si è lasciata convincere, come spesso accade, che quell’uomo violento fosse davvero cambiato.
Dopo aver accettato di trascorrere un periodo insieme, al fine di ricucire la loro unione, l’uomo l’ha condotta, unitamente a due delle sue bambine, in una zona collinare di Castellammare di Stabia, vicino al Santuario della Madonna della Libera.
Nella tarda serata di venerdì, quando sia la neonata che la sorellina di 8 anni si erano addormentate in camera da letto, il 44enne pretendeva un rapporto sessuale dalla donna che, per circostanze di modalità e luogo, gli veniva negato.
Come una furia, vistosi respinto, minacciava di porre in atto, l’indomani, ripercussioni ben più gravi, al punto di farla pentire del suo diniego.
Ieri mattina, di buon ora, l’uomo dopo essersi impossessato della borsa della donna, contenente i documenti, un telefono cellulare, la carta bancomat ed effetti personali, si allontanava dall’abitazione, chiudendo a chiave la porta dall’esterno.
La donna, chiusa dentro l’abitazione con le sue due bambine e spaventata, perché era in un luogo isolato, del quale non conosceva neanche la località, si è accorta che, erroneamente, il telefono cellulare che l’uomo aveva portato via era quello della figlia, privo di scheda sim e non il suo.
Dopo vari tentativi nel telefonare per chiedere aiuto, in considerazione che la rete telefonica era insufficiente a causa della zona isolata, è riuscita a chiamare un numero di emergenza, non riuscendo però ad indicare la zona ove si trovava.
Il 44enne, nel rincasare, la scorgeva al telefono aggredendola, strattonandola e colpendola più volte alla testa ed alla nuca, tanto da farle perdere conoscenza.
Solo dopo essersi ripresa, intorno alle 19.30, la vittima si accorgeva che il suo compagno si era allontanato nuovamente, richiudendola in casa e che la figlia di 8 anni, però, non era più presente.
In preda alla disperazione, con calci, pugni ed aiutandosi con una sedia, riusciva a forzare un’anta degli infissi di una finestra, scorgendo la figlioletta mentre era in lacrime, con il volto gonfio, all’esterno dell’abitazione, in compagnia di un passante; quello stesso passante a cui dovrà essere grata per aver chiamato la Polizia, consentendo un lieto fine dell’intera vicenda, dopo aver vissuto 24 ore da incubo.
L’uomo, infatti, accortosi della grave situazione di pericolo, aveva subito provveduto a chiamare la Polizia, attendendo sul posto l’arrivo della volante.
Gli agenti del Commissariato di Polizia “Castellammare di Stabia”, tra cui personale femminile, giunti sul posto, hanno portato in salvo la mamma e le sue due bambine.
La donna e la figlioletta di 8 anni, sono state medicate in ospedale, per contusioni ed escoriazioni multiple al volto, alla testa ed agli arti.
I poliziotti, senza fermarsi, si sono messi al rintraccio del 44enne, riuscendo nella notte a bloccarlo ed arrestarlo al Corso De Gasperi.
A seguito di perquisizione, indosso all’uomo, è stato rinvenuto e sequestrato il telefono cellulare della vittima, completo di scheda sim.
V.D.O., pluripregiudicato, ritenuto responsabile di sequestro di persona, tentata violenza sessuale, lesioni personali, rapina e maltrattamenti, così come disposto dall’A.G. è stato sottoposto alla detenzione domiciliare, presso l’abitazione paterna, in attesa d’esser giudicato domani con rito per direttissima.