Due lucciole italiane hanno sfregiato una “collega” romena di 22 anni per difendere la loro zona di lavoro. L’aggressione è avvenuta davanti all’ingresso degli Scavi di Porta Marina Superiore sotto gli occhi sbalorditi dei turisti. Dopo l’aggressione sono andate via portando con se il cellulare e i proventi di una prestazione della rivale accoltellata. La fuga delle prostitute è durata solo poche ore. I carabinieri, dopo la denuncia della vittima, hanno immediatamente identificato e arrestato le autrici dell´aggressione, una 25enne e una 49enne con precedenti specifici. Le accuse formulate a carico di entrambe le prostitute sono: concorso in rapina, lesioni aggravate e porto abusivo di arma bianca.
La rissa tra prostitute riapre la polemica sulla presenza delle lucciole davanti all’area archeologica a qualunque ora del giorno e della notte. Nell´ottobre del 2007 il sindaco di Pompei Claudio D´Alessio, per inasprire le misure contro la prostituzione, firmò un´ordinanza che sanzionava la domanda piuttosto che l´offerta. Con il dispositivo sindacale, il primo cittadino, puntava a punire gli automobilisti-clienti che sostano accanto a una prostituta o procedono a rilento in modo da intralciare la circolazione. Chi non rispetta tali divieti è soggetto a contravvenzione con un´ammenda che va da ottocento a mille euro.
Da ottobre ad oggi, i vigili urbani, hanno elevato decine di multe ad automobilisti, ipotetici clienti, che hanno intralciato il traffico a ridosso dell´area archeologica.