"E´ arrivato il momento di indagare sul perché nonostante la Procura, la Direzione investigativa antimafia e la Guardia di finanza avessero ottenuto analisi finanziarie anomale, da parte dell´Unità di informazione finanziaria presso la Banca d´Italia, non sono intervenute ad impedire la truffa ed il successivo tracollo della ´Deiulemar´, causando uno dei più catastrofici fallimenti della storia italiana".
Queste le considerazioni del deputato del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo, che emergono nell´Interrogazione presentata oggi al Ministro dell´Interno e al Ministro della Giustizia.
"Dalle indagini effettuate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata è inoltre emerso che, dal 2005 al 2012, sui conti correnti dell’ex amministratore delegato Michele Iuliano e dei suddetti soggetti riconducibili alla ‘società di fatto’, si sono riscontrati flussi finanziari per circa 400 milioni, risultando altresì che, nel corso degli anni, la società in parola ha potuto effettuare una raccolta di credito per somme pari a quindici volte il valore delle riserve legali e riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato, racimolando l’astronomica cifra di oltre 684 milioni di euro".
Gallo conclude chiedendo al Ministro della Giustizia "quali iniziative intende porre in essere per fare luce in ordine alle responsabilità degli organi preposti - aggiungendo inoltre - se non intenda opportuno procedere ad inviare gli ispettori nelle specifiche procure che hanno ricevuto segnalazioni dalla Banca D’Italia".