Non sembra placarsi la polemica aperta nei Cinque Stelle dopo “l’epurazione” di Mazzella, come lui stesso l’aveva definita. “Respingiamo le accuse di antidemocraticità e non trasparenza”, rispondono dal gruppo che ha deciso per la sua espulsione. “In oltre 60 giorni abbiamo fatto numerose riunioni, anche online, dando a tutti la parola e diritto di replica. Inoltre, tutti hanno avuto la possibilità di votare, in modo palese, libero e trasparente”.

I grillini torresi respingono le “accuse di fretta e superficialità”, che sono state mosse nei loro confronti, sostenendo che “si è discusso per oltre due mesi, facendo intervenire alla fine ragione e buon senso”. Inoltre, precisano gli attivisti, “il dissidente è lui e gli altri quattro che non sono in linea con la decisione della maggioranza”.

Infine, concludono i pentastellati oplontini, “Mazzella dice che continuerà il suo impegno politico. Noi gli auguriamo buon lavoro”.