La squalifica di due giornate non è stata presa bene da Vincenzo Feola tecnico del Savoia. Come s’evince dal comunicato del giudice sportivo, il trainer dei bianchi è stato fermato per aver creato tensioni a fine gara e per aver dato un pugno alla porta dello spogliatoio. Nella consueta conferenza stampa infrasettimanale l’allenatore dei bianchi ha spiegato, secondo lui, cosa è successo al termine della partita. “Ho avuto un diverbio con un tesserato della Battipagliese, dopodiché sono rientrato nello spogliatoio sbattendo la porta. Non ho creato alcuna tensione, anzi sono stato tranquillissimo sia durante che dopo l’incontro. Quando sono stato avvertito della notizia ho pensato mi stessero prendendo in giro. Voglio anche capire la sanzione ricevuta contro la Cavese poiché ero stato allontanato, ma stavolta proprio non ci riesco”. Rispetto proprio alla gara contro i metelliani, anche la società ha deciso di prendere posizione inoltrando subito il ricorso per avere quantomeno una riduzione dello stop. “Non appena il club ha ricevuto la comunicazione, tramite l’amministratore delegato Manca ha subito provveduto a muoversi. Speriamo bene”.
DIVERBIO CON SCARPA E IL RAGUSA. Intanto si pensa già alla partita contro il Ragusa. Feola per domenica non avrà di sicuro De Liguori, ma recupererà sicuramente Bizzarro, che è fuori da quasi un mese. A ravvivare la seduta pomeridiana c’è stato un episodio che ha tenuto banco. Il capitano Scarpa ha infatti finito prima l’allenamento, dopo uno scambio di vedute con il suo allenatore che c’ha subito tenuto a chiudere la vicenda. “Francesco è un giocatore che non si risparmia mai e io gli ho detto di andare sotto la doccia perché ha un risentimento muscolare, che lui prova a mascherare. Io cerco sempre di preservarlo, perché ha 34 anni e deve rivedersi. A volte bisogna prenderlo nel verso giusto, ma con lui non c’è alcun problema”. Sulla partita che vedrà i bianchi opposti ai siciliani, attualmente terzultimi, il pensiero è il seguente. “Dopo la tensione accumulata la settimana scorsa, ho avuto un po’ di paura che ci possa essere un po’ di rilassamento. Poi ho visto i ragazzi e ho capito che ho un gruppo di persone serie che ci tiene a fare bene. Basti pensare che domenica a Battipaglia ho detto a Tiscione di non schiacciarsi troppo, ma la sua voglia di vincere era così tanta che ha difeso a tutti i costi la propria metà campo”.
IL PENSIERO A LUCE. Infine un’ultima considerazione di Feola l’ha fatta sul presidente Luce, sul quale si attendono ulteriori novità nei prossimi giorni. “La squadra è stata scossa soprattutto per ciò che è avvenuto alla persona. I ragazzi adesso sono più tranquilli, ma è chiaro che il pensiero vada verso il nostro presidente. La società comunque ci sta vicino e devo dire che in questo è veramente super”.


Gianluca Buonocore