Maltempo, allarme a Quisisana
24-09-2009 - Archivio Storico de Lo Strillone
Si iniziano a contare i primi danni prodotti dal maltempo degli ultimi giorni nella città delle acque. Malgrado l´inverno sia ancora lontano, al momento, a destare enormi preoccupazioni sono i boschi di Quisisana, con riferimento ai quali molti escursionisti e ambientalisti lanciano lallarme sicurezza, per la presenza di uno stato generale di pericolo. «Ci siamo recati sui boschi spiega Vittorio Sanese ed abbiamo verificato la presenza di uno stato di pericolo molto evidente. Alcuni alberi sono crollati e penzolano in bilico sulle strade, altri sono tutti rinsecchiti e pronti a crollare al prossimo temporale e, in alcuni punti, il terreno non è sembrato nemmeno tanto stabile». Preoccupato della vicenda Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania. «Mi sono recato sul posto unitamente ad alcuni escursionisti spiega Sicignano ed abbiamo fotografato uno stato davvero raccapricciante di emergenza ed abbandono, che non rende merito alla storia dei boschi di Quisisana. Vi sono albero crollati, massi per terra, fusti a rischio crollo e uno stato generale di pericolo, che è bene non sottovalutare. Ciò anche in considerazione del fatto che, in via Tuoro a Monte Coppola, dove abitano anche molte famiglie, abbiamo verificato la presenza di alcuni alberi rinsecchiti e danneggiati dal maltempo. Oramai ogni anno è la stessa storia, e mi aspetto che, in attesa dellarrivo delle piogge invernali, si intervenga subito per limitare i danni, tagliando, ad esempio, quegli alberi che già ora sono a rischio crollo. Abbiamo avuto segnalazioni anche di inondazioni da parte del Sarno e chi abita nei pressi del fiume, anche quest´anno, alla prima pioggia autunnale, già ha dovuto fare i conti con l´emergenza». Conclude Sicignano: «Non è possibile che alla prima pioggia autunnale alcune zone della città subiscano tali pericoli. Lamministrazione comunale si è fatta trovare impreparata. Chiediamo che ora si intervenga subito, adottando una politica preventiva, finalizzata innanzitutto a limitare i danni prodotti dallaggravarsi delle intemperie atmosferiche»