Manna di Sel:"Il futuro del porto è il futuro della città"
07-03-2012 - Archivio Storico de Lo Strillone
Parlare del porto di Torre Annunziata è diventato ormai come parlare della Nazionale: sono tutti commissari tecnici.
Ultimo in ordine di tempo è lAssessore ai Lavori Pubblici della giunta Starita, che con toni trionfalistici ha annunciato la recente delibera sul cd. Piano portuale, mistificando il contenuto di un atto che non avrà nessun effetto.
Tirare fuori da qualche cassetto vecchi atti, dargli una ripulita e presentarli come atti epocali non è un buon servizio alla città, visto che sotto il profilo amministrativo non cè alcuna competenza sullarea portuale e sotto il profilo più strettamente politico una delibera del genere è solo fumo negli occhi, propaganda, su cui si sono registrati anche dissensi interni alla giunta.
Sorprende, per altro verso, che chi ha gestito la macchina amministrativa per svariati anni, fornisca oggi, sui giornali, la ricetta, che avrebbe dovuto contribuire a realizzare quando ne aveva la possibilità.
Ma questo è uno dei tanti paradossi della classe dirigente a Torre Annunziata, che sul porto dimostra di non avere una visione chiara e realizzabile.
Il porto continua ad essere concepito come unentità astratta. A chiacchiere si prefigurano opportunità di sviluppo legate alla riqualificazione dellarea, ma concretamente non si è mai pensato alla riconnessione non solo con la città, ma con i traffici turistici e commerciali regionali, nazionali e internazionali, sfruttando una posizione geografica assolutamente strategica nel Golfo di Napoli.
Senza le infrastrutture necessarie e sostenibili, quale poteva essere la linea ferroviaria Torre Annunziata-Cancello, lasciata smantellare senza dire una parola in merito, o con soluzioni illusorie e improduttive come la cd. bretella, che altro non è che lallargamento di una strada costato svariate migliaia di euro, il porto non ha un futuro.
Il futuro del porto è il futuro della città e per questo costituirà lelemento centrale del programma politico di SEL e del Nuovo Centrosinistra.
Il Coordinatore cittadino
Massimo Manna
Ultimo in ordine di tempo è lAssessore ai Lavori Pubblici della giunta Starita, che con toni trionfalistici ha annunciato la recente delibera sul cd. Piano portuale, mistificando il contenuto di un atto che non avrà nessun effetto.
Tirare fuori da qualche cassetto vecchi atti, dargli una ripulita e presentarli come atti epocali non è un buon servizio alla città, visto che sotto il profilo amministrativo non cè alcuna competenza sullarea portuale e sotto il profilo più strettamente politico una delibera del genere è solo fumo negli occhi, propaganda, su cui si sono registrati anche dissensi interni alla giunta.
Sorprende, per altro verso, che chi ha gestito la macchina amministrativa per svariati anni, fornisca oggi, sui giornali, la ricetta, che avrebbe dovuto contribuire a realizzare quando ne aveva la possibilità.
Ma questo è uno dei tanti paradossi della classe dirigente a Torre Annunziata, che sul porto dimostra di non avere una visione chiara e realizzabile.
Il porto continua ad essere concepito come unentità astratta. A chiacchiere si prefigurano opportunità di sviluppo legate alla riqualificazione dellarea, ma concretamente non si è mai pensato alla riconnessione non solo con la città, ma con i traffici turistici e commerciali regionali, nazionali e internazionali, sfruttando una posizione geografica assolutamente strategica nel Golfo di Napoli.
Senza le infrastrutture necessarie e sostenibili, quale poteva essere la linea ferroviaria Torre Annunziata-Cancello, lasciata smantellare senza dire una parola in merito, o con soluzioni illusorie e improduttive come la cd. bretella, che altro non è che lallargamento di una strada costato svariate migliaia di euro, il porto non ha un futuro.
Il futuro del porto è il futuro della città e per questo costituirà lelemento centrale del programma politico di SEL e del Nuovo Centrosinistra.
Il Coordinatore cittadino
Massimo Manna