Campania e Calabria regine delle coste inquinate. Sono queste, infatti, secondo Legambiente, le due regioni che hanno il litorale più contaminato. E´ il risultato dell´indagine di Goletta Verde, l´imbarcazione che ha concluso oggi il suo viaggio lungo le coste italiane. Tra le regioni costiere più importanti conquistano la maglia nera dell´estate 2009 la Calabria, con 15 punti critici, uno ogni 47 chilometri di costa, e la Campania, con 11 aree fortemente inquinate, una ogni 42 chilometri.
Promosse, invece, per qualità delle acque e una gestione sostenibile del territorio la Sardegna, con un punto critico ogni 432 chilometri di litorale e con 3 località che hanno conquistato il massimo riconoscimento previsto dall´organizzazione ambientalista, quello delle cinque vele, e altre 13 segnalate nella ´Guida Blu´ con quattro, e la Toscana con un´area inquinata ogni 300 chilometri di litorale e 3 località a cinque vele e altre 6 con le quattro le vele di Legambiente e Touring Club.

Il periplo di Goletta Verde lungo la penisola ha messo a fuoco anche le eccellenze dei nostri litorali e ha promosso la conservazione della biodiversità e le aree marine protette. Sono circa 300, infatti, le località costiere che si distinguono per la tutela dell´ambiente e promozione del turismo sostenibile inserite nelle ´Guida Blu´ di Legambiente e Touring Club. Le cinque vele sventolano su Isola del Giglio, Cinque Terre, Domus de Maria, Pollica Acciaroli e Pioppi, Capalbio, Castiglion della Pescaia, Nardò, Baunei, Ostuni, Santa Marina Salina, Noto, San Vito lo Capo e Posada. Altre 38 località hanno conquistato le quattro vele; sono invece 94 i comuni costieri a tre vele, mentre su 114 sventolano le due vele e su 35 sventola una sola vela.

«Dopo 24 anni - spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente - di vedetta del mare quest´anno Goletta Verde si è concentrata maggiormente sull´analisi delle aree più critiche nel tentativo di recuperare quei tratti di costa inquinati a tal punto da non essere più oggetto di monitoraggio da parte delle istituzioni. Ma la nostra storica campagna ha anche promosso il turismo di qualità e le aree marine protette, incentivato la gestione sostenibile del sistema mare per valorizzare l´immensa risorsa di cui gode il nostro Paese grazie alle sue coste. Un viaggio quello di Goletta Verde che ha incrociato un numero sempre maggiore di nuovi pirati del mare: amministratori pubblici, affaristi del mattone che, in virtù di interessi economici e politici, sfregiano le coste, si impossessano indebitamente di tratti di litorale e concorrono alla deturpazione del patrimonio marino. Contro il degrado e lo sfregio del territorio - conclude Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - la risposta vincente arriva dalle eccellenze delle località delle cinque vele che puntando sulla mobilità sostenibile, sulla promozione dell´efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili, su un sistema efficiente ed efficace di depurazione rappresentano la ´normalità virtuosa´ che non subisce la crisi economica e sociale in atto nel nostro Paese».
fonte Legambiente