“È stata diffusa una mia ‘epurazione’ che suona profondamente antidemocratica e contraria ai principi di trasparenza a cui si ispira il vero attivismo”. Inizia così la risposta che Orfeo Mazzella, ex portavoce dei Cinque Stelle, indirizza agli attivisti del Movimento di Torre Annunziata.

Qualche giorno fa, attraverso un post su Facebook nella pagina ufficiale dei grillini locale, è stata diffusa una nota che aveva il sapore della resa dei conti: “A seguito di gravi e reiterati comportamenti non in linea con le decisioni politiche prese dalla maggioranza e per la condotta scorretta più volte stigmatizzata, comunichiamo che il Dott. Orfeo Mazzella non fa più parte del gruppo degli Attivisti del M5S di Torre Annunziata”.

“Sia chiaro che nessun attivista – ha continuato Mazzella - può fare a nome del M5S, sotto il logo del M5S, delle operazioni che ledono profondamente la credibilità del gruppo politico di cui mi sento e faccio parte attiva insieme a tanti altri”.
Di qui l’appello ad “un’alternativa credibile allo scempio perpetrato ai danni dei cittadini da una politica cieca e distruttiva, c’è bisogno del contributo fattivo e del confronto aperto di tutti quanti vogliano partecipare attivamente senza nessuna esclusione”.
Poi l’affondo di Mazzella ai suoi “ex” amici del Movimento: “la fretta di agire fa addormentare la ragione e il buon senso. Così nove persone hanno pensato di mettermi alla prova senza un confronto pubblico e senza una ratifica della Rete che appunto si è ribellata a tanta superficialità”.

Secondo la ricostruzione dell’ex portavoce, i nove sarebbero i “dissidenti” che “hanno deragliato dal concetto fondante di comunità del M5S”. Per questo motivo, Mazzella li “invita, insieme a tutti i meetup della Campania, ad un confronto aperto al pubblico sia sul metodo che sul merito di questa decisione fortemente contestata da cittadini, attivisti e dalla Rete”.


Raffaele Perrotta