Pubblichiamo la lettera di un cittadino che si è recato per sottoporsi a visita specialistica presso l´Asl di via Fusco. Abbiamo verificato quanto raccontato e ci associamo alla vibrata protesta messa in campo attraverso lo strumento civile del reclamo scritto. Infatti, in casi del genere non serve arrabbiarsi, urlare e sfogarsi con il primo malcapitato dipendente. Seguite l´esempio indicato e, se siete in presenza di un´ingiustizia o di un disservizio presso una struttura pubblica, presentate reclamo scritto conservandone copia.

"Egregio Direttore,
mi sono recato ieri mattina alle ore 10 presso l’ambulatorio di via Fusco per sottopormi a visita medica specialistica. La mia prenotazione riportava come orario di visita le ore 10.30.
Con mio stupore apprendevo dai pazienti in attesa, per lo più persone anziane, che il medico non era ancora arrivato, nonostante la prima visita fosse fissata alle ore 8.30. Chiedevo ai presenti se qualcuno si fosse informato dei motivi del ritardo del medico e mi veniva risposto da un anziano signore che la sua protesta, avanzata presso qualche dipendente Asl di passaggio nei corridoi, non aveva condotto a risposte esaurienti. Mi recavo quindi presso il responsabile del Poliambulatorio che mi riferiva di non sapere i motivi del ritardo del medico in quanto lo stesso non era raggiungibile telefonicamente e che il suo intervento nei confronti del ritardatario si sarebbe comunque risolto - come già avvenuto altre volte - col taglio delle ore di servizio non prestate. Alla mia richiesta di presentare reclamo per iscritto venivo invitato a farlo presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Asl in Direzione Sanitaria. Cosa che facevo poco dopo insieme un altro signore anziano anche lui desideroso di far luce sul comportamento dello specialista.
Le confidenze che ho raccolto successivamente parlando a quattr’occhi con alcuni dipendenti raccontano di un medico che è recidivo e che più volte ha avuto tagli alle spettanze per lo stesso motivo. Prendo la cosa ovviamente con le molle ma nel contempo, se la cosa fosse vera mi chiedo: può bastare il taglio di qualche decina di euro per dare giustizia e dignità ai tanti che ieri ed in passato hanno avuto la sventura di prenotare visita con quello specialista? Credo proprio di no.
Ho riportato la cronaca dei fatti di cui sono stato testimone (e vittima, visto che la visita non ho potuto eseguirla) allo scopo di rendere pubblico questo comportamento che in un misto di menefreghismo e assoluta mancanza di etica professionale da parte di quel medico, offende la dignità dei pazienti, in particolare di quelli più deboli ed indifesi, come lo erano gli anziani in attesa ieri in quel corridoio.
Sono certo che Direttrice Sanitaria dott.ssa Agnese Borrelli non farà mancare il peso della sua autorità su quanto è accaduto, prendendo severissimi provvedimenti contro chi, con il suo discutibile comportamento, rischia di mettere in cattiva luce il buon operato dell’intera struttura.
Lettera firmata"