Due mesi di tempo per decidere il destino della Oplonti Multiservizi. Due mesi di tempo per i dirigenti del settore Tecnico e del settore Finanziario per sviluppare una proposta sul futuro della società che gestisce, tra i vari servizi, anche la raccolta rifiuti a Torre Annunziata. E’ questa la decisione presa oggi al termine del consiglio comunale monotematico, convocato per discutere del futuro della società, che ha approvato all’unanimità il documento (foto allegata), redatto da maggioranza ed opposizione.
Tre le ipotesi in campo: liquidare la società e costituire una nuova società in House, vendere la quota pubblica privatizzando i servizi o l’acquisto, da parte dell’Amministrazione Comunale, della quota privata.
Nessun’altra proroga quindi, ipotesi scartata sin da subito dal sindaco Starita nella sua relazione introduttiva. Il consesso civico, iniziato con oltre un’ora di ritardo, si è tenuto solo grazie alla presenza dei consiglieri d’opposizione: la maggioranza infatti è arrivata in aula decimata, con sei consiglieri comunali assenti. Molte assenze anche nell’opposizione, rappresentata in aula solo dai due capigruppo Sica e Ricciardi.
Ad introdurre la discussione sull’argomento, unico punto all’ordine del giorno, proprio il primo cittadino. “In questi anni – ha detto Starita – abbiamo assistito a diversi cambiamenti legislativi da parte dello Stato in materia di partecipate. Ultima in ordine cronologico è la legge che prevedeva l’accorpamento a livello provinciale della raccolta rifiuti. Noi oggi abbiamo la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni: liquidare la società con un conseguente danno erariale per le casse comunali, cedere la quota pubblica a favore del privato; acquistare le quote che detiene il privato trasformando quindi la società a capitale interamente pubblico oppure autorizzare una ulteriore proroga, ipotesi questa che ritengo non percorribile”. L’intervento del primo cittadino è stato subito criticato dal consigliere di Centro Comune Vincenzo Sica: “La maggioranza, da quando è entrato in vigore il decreto sulla spending review, non ha maturato una decisione sul destino della Multiservizi. Sono oramai 18 mesi che si va avanti con proroghe al contratto scaduto nel 2011”. Gli fa eco il consigliere del PD Raffaele Ricciardi: “In questi anni abbiamo notato un’assoluta incapacità dell’amministrazione dimostrata dal fatto che, da oltre un anno, non è stata elaborata una proposta. Occorre avere un’alta considerazione – conclude Ricciardi - sul tema dell’igiene urbana che ha un impatto notevole sulla qualità della vita”.
All’opposizione replica a stretto giro la maggioranza, prima con Raffaele Di Donna che fa sue tre ipotesi pensate dal sindaco, escludendo di fatto la possibilità di una proroga all’attuale gestione. “Occorre salvaguardare i dipendenti – afferma Di Donna – avere maggiore attenzione per i bilanci e la gestione diretta dell’azienda dato che adesso, per statuto, è il privato a dirigerla nonostante sia socio di minoranza”. “Fino adesso non abbiamo espresso – secondo Vincenzo Ascione, dalle fila della maggioranza – un pensiero in merito alle soluzioni in campo. Ritengo opportuno che le varie ipotesi vengano suffragate da studi che permettano di scegliere secondo i parametri di salvaguardia del lavoro. Non possiamo lasciar cadere sui cittadini, attraverso un incremento delle tasse, l’attuale e le future gestioni della società”. All’aumento delle tasse si collega il consigliere Papa che durante il suo intervento ribadisce come occorre migliorare il servizio che si offre alla cittadinanza.

Raffaele Perrotta