Con oltre 70mila cause pendenti, un avanzo di 65.465 procedimenti rispetto al periodo precedente e una sopravvenienza di 24.050, la giustizia civile nel distretto di Napoli continua a registrare grosse difficoltà. Questo nonostante l´esaurimento di 19.431 fascicoli. I dati sono stati illustrati in conferenza stampa dal presidente della Corte di Appello di Napoli, Antonio Bonajuto, anticipando alcuni contenuti della cerimonia dell´inaugurazione dell´anno giudiziario. L´indice di smaltimento dei magistrati napoletani è pari al 22%, ma questo non è bastato ad arginare la mole di lavoro. "L´impegno dei magistrati è cresciuto ed è segnato dalla falcidia degli organi, a cominciare dai pensionamenti e dai trasferimenti - ha detto il presidente Bonajuto - C´è carenza di personale amministrativo senza il quale non si può preparare, svolgere e concludere un´udienza. Quello appena trascorso è stato, per la Corte d´Appello di Napoli, un anno a dir poco disastroso, ma non dispero che si possa migliorare". Il numero dei procedimenti civili pendenti in tutto il distretto (Torre Annunziata, Napoli, Nola, Benevento, Avellino e Caserta) sfiora i 464mila fascicoli la maggior parte dei quali riguarda i procedimenti in materia di lavoro e previdenza (11.312 pendenti iniziali; 3.807 sopravvenuti; esauriti 2.663 e pendenti finali 12.456 con un indice di smaltimento del 18%). Per quanto riguarda la giustizia penale, i procedimenti pendenti costituiscono il 12,5%. Di questi 13.313 sono il frutto di una pendenza iniziale con una sopravvenienza di 14.275. L´indice di smaltimento è del 33% con la conclusione di 9.201 procedimenti.
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