Ci è voluta una magia del Pipita Higuain, attesa sessantotto minuti, per svegliare l´anima e il cuore del Napoli. La zampata del fuoriclasse, gesto tecnico di assoluta classe e senso del gol: aggancio al volo al limite dell´area, testa bassa, porta bene in testa e un pizzico di quel sano egoismo del bomber. Gol, 1-1 e via all´arrembaggio alla porta dell´Athletic Bilbao fino a quel momento in assoluto controllo del match. Uno spartiacque tra due partite ben distinte all´interno degli stessi novanta minuti, diametralmente opposte per spinta, "garra" e qualità. Dalla delusione della sconfitta a quella per la mancata vittoria, sfumata solo per le grandi parate di Iraizoz, la distanza è breve ma quel che resta, purtroppo, è il pareggio interno con gol che condanna il Napoli di Benitez all´impresa al San Mames di Bilbao.

Là dove nessuna italiana ha vinto e dove anche le grandi di Spagna faticano ad uscire con le ossa intatte, servirà il Napoli visto negli ultimi venti minuti di gioco. Dominante, spavaldo e superiore a un Athletic Bilbao crollato nel finale dopo sessanta minuti di controllo del gioco e del campo. E´ proprio questo a rendere l´impresa nei Paesi Baschi ancora più difficile, un avversario tecnicamente valido ma anche solido che fino a quando la benzina è rimasta nel serbatoio ha tenuto in mano le redini del match. A parità di gamba però il Napoli ha avuto le occasioni migliori, nei primi sette minuti con le occasioni sciupate da Hamsik e soprattutto Insigne, incapace di controllare un pallone in area a tu per tu col portiere, e negli ultimi venti quando Callejon e Michu hanno omaggiato i baschi di due errori sottoporta e Iraizoz ha abbassato la saracinesca in faccia a Higuain con due miracoli.

Dalla fragilità difensiva dimostrata dagli uomini di Valverde dovrà ripartire la squadra di Benitez, pur sapendo che al San Mames la partita sarà completamente diversa. Non per forza un male per il Napoli che negli spazi aperti, come si è visto, sa essere devastante. E con sette giorni di preparazione in più nelle gambe anche il gap fisico sarà decisamente inferiore per tentare quella che resta una missione difficilissima, ma non impossibile.