Non basta il ritorno di Cavani. Il Napoli non va oltre il pari al San Paolo contro il Torino. Al vantaggio dei primi minuti firmato dal Matador risponde Sansone al 91´. Gli azzurri restano terzi, ma ora l´Inter seconda si allontana e alle spalle la Fiorentina è a soli due punti.

LE SCELTE - Mazzarri ritrova Cavani in attacco ed inserisce Dzemaili a centrocampo concedendo un turno di riposo ad Inler. Zuniga è infortunato, spazio a Dossena sulla fascia sinistra. L´ex di turno Ventura conferma il 4-2-4 con le due punte Bianchi e Sgrigna supportate da Cerci e Vives sulle corsie esterne.

PARTENZA A RAZZO - Passano solo 6 minuti ed il Matador, al rientro dai due turni di stop causa infortunio con Chievo e Atalanta, segna il gol dell´1-0 ribadendo in rete la corta respinta di Gillet. Non impeccabili né la difesa granata, rea di aver lasciato Hamsik libero di agire servito da una rimessa laterale, né Gillet stesso, che poteva fare meglio sul destro dello slovacco. Tuttavia il Torino accusa il colpo e non riesce a imbastire una reazione. Un paio di accelerazioni di Cerci, un colpo di testa di Bianchi: troppo poco per impensierire De Sanctis. Da parte sua il Napoli si affida al contropiede. Prima Hamsik e poi Pandev vanno alla conclusione senza trovare la porta.

SECONDO TEMPO BLOCCATO - Anche nella ripresa il Napoli sembra più propenso ad amministrare il vantaggio che affondare il colpo del ko. Il Torino, conscio della pericolosità degli azzurri negli spazi aperti, preferisce non avanzare troppo. Così il ritmo nel secondo tempo cala: unico sussulto al 18´ quando sugli sviluppi di una punizione Sgrigna, completamente dimenticato dalla difesa del Napoli, non aggancia da ottima posizione.

DISASTRO ARONICA - Col passare dei minuti e con il suo Toro che sembra non trovare sbocchi, Ventura decide di gettare forze fresche in avanti. Dentro Santana e Sansone per Sgrigna e Vives. Mazzarri risponde con Insigne al posto di Pandev, Inler per Dzemaili e Aronica per Dossena. Girandola di cambi che non poteva essere più decisiva. Al 40´ proprio Insigne trova il corridoio giusto per Hamsik che supera Gillet e manda sull´esterno della rete. Nei minuti di recupero la beffa: Aronica, in campo da cinque minuti, effettua un retropassaggio troppo corto per De Sanctis. Sansone ne approfitta e deposita in rete un pallone facile facile. Per il Napoli non c´è più tempo per rimediare alla batosta. Finisce 1-1.

L´ANALISI - Al di là dell´errore individuale, quello con il Torino è un pareggio che deve fungere da insegnamento al Napoli. In primo luogo perché una squadra con ambizioni di alta classifica non può amministrare il vantaggio rallentando il gioco ed affidandosi alle ripartenze. La partita andava chiusa prima, con maggiore convinzione, determinazione e lucidità. In secondo luogo una statistica: guardando il minutaggio complessivo degli azzurri si nota che a giocare in campionato, nonostante impegni di coppa, turni infrasettimanali ed infortuni, siano sempre gli stessi 13-14 uomini. Un po´ pochi per una settimana come quella che si chiude oggi, con tre gare nel giro di sette giorni. E´ Mazzarri che si fida solo dei "titolarissimi" o è l´organico del Napoli ad essere un po´ povero per affrontare due competizioni ad alto livello? Per ora è difficile dare una risposta.C´è comunque tutto il tempo per cancellare prestazioni opache come quelle di Bergamo e rimettersi in carreggiata. Perché il Napoli ha dimostrato che, quando è al top, può giocarsela con chiunque.

Roberto Scognamiglio