“Fuori dal consiglio comunale il presidente Giovanni Guastafierro e l’assessore all’urbanistica Tommaso Cirillo”. È stata questa la richiesta del gruppo di opposizione Boscotrecase Libera, durante il consiglio comunale di venerdì sera. Si doveva approvare la delibera riguardante gli abbattimenti delle case, argomento che presto verrà affrontato da tutti i comuni della zona rossa.
L’indirizzo prevede che i Comuni acquisiscano le case costruite abusivamente per evitare che vengano demolite. Un tema delicato quindi, che mira ad aggirare il problema dell’abusivismo nella zona rossa. Per questa ragione Boscotrecase Libera avrebbe voluto più tempo per decidere e leggere gli atti e le norme, prima di approvarla e inviarla alla Regione. All’inizio del consiglio comunale i consiglieri di opposizione hanno richiesto di rinviare la discussione, ma non sono stati ascoltati ed hanno abbandonato l’aula consiliare. La lettera di convocazione dell´assise, inoltre, è stata inviata ai consiglieri due giorni prima della convocazione, ed era quindi straordinaria, anche se il presidente Guastafierro non l’ha specificato ai consiglieri. Questi sono i motivi che hanno indotto Boscotrecase Libera a chiedere al presidente Guastafierro di dimettersi: “E’ un errore gravissimo che si è verificato nonostante l’informativa che abbiamo presentato nei giorni scorsi in cui accusavamo il presidente del consiglio di essere di parte. Per questa ragione gli abbiamo chiesto di dare le dimissioni”. Se fosse per Boscotrecase Libera, anche l’assessore all’urbanistica Tommaso Cirillo dovrebbe abbandonare la sua carica, perché ha convocato i consiglieri di opposizione un’ora prima del consiglio comunale per discutere del documento da approvare in consiglio. “Il presidente del consiglio e l’assessore all’urbanistica offendono la nostra intelligenza di uomini e la nostra dignità di consiglieri comunali – commentano i consiglieri Solimeno e Carotenuto-. La politica di Boscotrecase sta attraversando un momento buio e questa amministrazione è la parte più buia. La sede del consiglio comunale poi, non è adatta a chiarimenti e confronti su argomenti così importanti”.

Giovanna Sorrentino