Contrariato. Mai aggettivo fu più consono per descrivere lo stato d´animo di Salvatore Amura. Il tecnico del Savoia, raggiunto telefonicamente dopo la terza sconfitta consecutiva patita dai bianchi, analizza la gara contro il Montalto partendo da una premessa: la mancanza della giusta dose di concentrazione e cattiveria mostrata dalla sua squadra quest´oggi: "Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo. Non avremmo rubato nulla se avessimo concluso in vantaggio di almeno due reti. Poi, purtroppo, abbiamo commesso troppi errori individuali, sia in fase offensiva che difensiva, pagandone inevitabilmente le conseguenze. Dispiace, inutile negarlo. L´avversario di turno era ampiamente alla nostra portata". Il discorso si allarga. Prende in considerazione le ultime tre partite disputate dai bianchi. Uno score impietoso. Zero punti in classifica. Quattro reti all´attivo. Addirittura dieci, quelle subite. "I motivi? Insisto sulla mancanza di cattiveria. Anche oggi abbiamo preso dei goal evitabilissimi che dovranno essere attentamente analizzati martedì alla ripresa degli allenamenti. Continuiamo a mostrare i soliti limiti che hanno contraddistinto il nostro campionato". Addio play-off? "Mancano ancora due partite, cercheremo di dare il massimo" continua l´ex capitano del Savoia. Domenica scorsa, al termine della sconfitta interna contro l´Acr Messina, la curva oplontina aveva lodato i propri beniamini per l´impegno profuso. Oggi, invece, gli stessi tifosi hanno mutato il proprio atteggiamento, contestando sia la squadra (tecnico compreso) che la società. "La contestazione? La capisco. Anche noi vorremmo sempre vincere", il laconico commento di Amura.

Salvatore Piro