La grana Giraud può minare il futuro del Savoia. Un problema che da sempre è stato ritenuto risolvibile dall’Amministrazione, con il sindaco Starita in testa, si sta rivelando più grave del previsto. Il Savoia rischia infatti di non giocare la Lega Pro dopo averla conquistata con tanto sudore sul campo. La società presieduta da Quirico Manca avrebbe espletato tutte le pratiche per la fidejussione, ma al momento non potrà completare l´iscrizione perché non ha un impianto alternativo. Il Giraud non sarà di sicuro a norma per l’8 luglio, deroga concessa dalla Federazione alle società inadempienti e quindi sarà una corsa contro il tempo per trovare uno stadio a norma nelle vicinanze. L’ipotesi più accreditata è quella del Marcello Torre di Pagani, ma anche lì bisognerà avere l’ok da parte della autorità per giocare nella città di Sant’ Alfonso. Il dg Francesco Maglione nelle scorse conferenze stampa ha sempre detto che questa non sarà una C1 o una C2, ma una vera e propria serie B.

LE CARENZE E LA DITTA APPALTATRICE. Lo stadio Giraud al momento non ha un impianto di videosorveglianza e pecca anche della numerazione planimetrica. Infatti per le norme di pubblica sicurezza ogni spettatore che andrà a vedere una partita dovrà sempre essere individuato. La Figc non transige su questa normativa, ma il Savoia si è mosso (anche se un po’ in ritardo) ed avrebbe anche trovato una ditta appaltatrice per iniziare i lavori. Adesso, però, c’è una corsa contro il tempo per trovare un altro luogo, perché in caso contrario la barca rischia seriamente di affondare. Il Savoia, quindi, con tutta probabilità sarà iscritto con ‘riserva’ nella speranza che si metta a norma nella dead line dell’8.

IL PENSIERO DI MAGLIONE. E’ stata una dura giornata di lavoro anche quella di oggi per Francesco Maglione, che ha spiegato quali saranno le prossime mosse. “Oggi ho avuto un incontro con il segretario generale Sellitti e l’avvocato Chiacchio per cercare a livello regolamentare e normativo di rientrare nei tempi concessi dalla deroga. Stiamo lavorando alacremente per risolvere la situazione”.

Gianluca Buonocore