Negli ultimi giorni si è sviluppato uno “strano” dibattito intorno al “presunto giallo” delle prescrizioni inviate dal Prefetto al Comune di Torre Annunziata.
Qualche organo di stampa, a più riprese, ha parlato di ombre sul Comune.
Orbene, ho definito strano il dibattito perché emerge lampante che lo stesso scaturisce dalla totale ignoranza dei fatti. Pertanto, prima ancora di formulare qualsiasi considerazione sull’argomento, mi sembra opportuno narrare i fatti.
- il 3 aprile u.s. si insediava la Commissione di Accesso presso il Comune di Torre Annunziata al fine di accertare “la sussistenza di pericoli di infiltrazioni e condizionamenti della criminalità organizzata nell’ambito della gestione politico-amministrativa del Comune di Torre Annunziata”;
- che, all’esito dei certosini lavori, la Commissione in data 01.08.2013 rassegnava la propria relazione con la quale “dall’analisi degli accertamenti ispettivi compiuti sugli atti dell’A.C. non sono stati evidenziati i presupposti di cui al comma 1 dell’art. 143 del D.Lgs. 267/2000 e succ. mod. per l’adozione del provvedimento dello scioglimento del civico consesso”;
- che il sig. Prefetto di Napoli, all’esito di specifica adunanza del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della Provincia di Napoli, in data 5 settembre 2013, relazionava all’uopo il sig. Ministro dell’Interno;
- il sig. Ministro dell’Interno in data 7 novembre 2013, “vista la relazione con la quale il Prefetto di Napoli ha ritenuto che non sussistono i presupposti per avviare la procedura di scioglimento del Comune di Torre Annunziata”, decretava la conclusione del procedimento;
- che il sig. Prefetto di Napoli in data 7 gennaio 2014 riteneva necessario invitare (trattasi di invito e non di prescrizione) il Sindaco della Città di Torre Annunziata a formulare una serie di direttive agli organi comunali competenti affinchè venissero adottati una serie di provvedimenti in materia di abusivismo e di procedure autorizzative nonché di gestione del personale. Alla richiamata nota di invito, che andava ed è stata trasmessa ai Consiglieri Comunali, venivano allegate una serie di schede. Tali schede contengono dei dati esplicativi rispetto ai provvedimenti richiesti che, contenendo dati sensibili, sono state espressamente sottratte alla pubblicità in base al codice della sicurezza.
Alla luce di quanto sopra emerge pacificamente:
a. che il Ministro dell’Interno ha adottato il provvedimento di conclusione del procedimento, non sussistendo i presupposti per lo scioglimento del C.C. di Torre Annunziata, in conformità della proposta formulata dal sig. Prefetto di Napoli alla luce delle conclusioni redatte dalla Commissione d’Accesso. Pertanto, ogni dubbio circa eventuali differenze di posizione degli organismi coinvolti è immediatamente superato dalla lettura degli atti ed appare singolare riferirsi invece a “notizie riportate da giornali”;
b. che, nelle schede secretate per i motivi sopra detti, sono contenuti elementi esplicativi di cui agli inviti e non ulteriori elementi di richiesta o di accertamento. Pertanto, anche questo mistero è immediatamente risolto. Infine, comprendendo che il vero motivo di interesse, probabilmente, è legato ad eventuali riferimenti a politici è opportuno evidenziare né nell’atto di invito né nelle schede allegate è menzionato alcun politico.
Il reso chiarimento che si riferisce a fatti documentati è certamente sufficiente a sfatare ogni dubbio. Dubbi, alimentati da una certa stampa che sembra quasi dolersi del mancato scioglimento del C.C., che non hanno comunque ragione di essere atteso anche i soggetti istituzionali coinvolti nella polemica.
Va, infine, evidenziato che l’A.C. di Torre Annunziata è stata oggetto di un accertamento ispettivo attentissimo all’esito del quale tutti i soggetti titolari del procedimento hanno ritenuto non sussistere i presupposti per lo scioglimento.
Se c’è rispetto istituzionale, probabilmente, ogni altra riflessione è inutile.
Tanto dovevo per opportuna conoscenza.

Distinti saluti.
Giosuè Starita

(Salvatore Gallo)