Partirà da Torre Annunziata e arriverà in tutto il mondo il nuovo farmaco in grado di ridurre la mortalità e il tasso di ricoveri per scompenso cardiaco cronico, una malattia che è la principale causa di ospedalizzazione negli over 65. I dati sui test sono stati presentati al meeting della Società Europea di Cardiologia (Esc) che si è aperto oggi a Barcellona.

Il farmaco, che verrà prodotto nello stabilimento Novartis di Rovigliano, ha il nome provvisorio di LCZ696. E´ stato testato su 8.436 pazienti divisi in due gruppi, uno dei quali ha ricevuto l´enalapril, l´Ace-inibitore considerato il più efficace. Rispetto all´enalapril le morti sono calate del 20%, mentre i ricoveri del 21%, mentre la mortalità per tutte le cause è risultata minore, rispetto sempre al ´gold standard´, del 16%.

´´Sono numeri estremamente potenti - ha affermato Milton Packer dell´universita´ del Texas, uno dei coordinatori - destinati a cambiare il modo di trattare i pazienti negli anni a venire´´. In Italia hanno partecipato al test 40 centri per più di 200 pazienti. Nel nostro paese sono oltre 600mila le persone con scompenso cardiaco, di cui circa il 50% muore entro cinque anni. ´´Sono numeri destinati ad aumentare - spiega Michele Senni, Direttore della Cardiologia I dell´ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, coordinatore per l´Italia - ma già ora questa patologia, di cui solo il tumore del pancreas e del polmone hanno una prognosi peggiore, costa all´Italia circa l´1% del Pil´´.

Negli Usa la molecola ha ottenuto dall´Fda (Agenzia Americana controlli dei farmaci) la procedura d´urgenza per l´approvazione, mentre in Europa la Novartis chiederà l´autorizzazione all´inizio del 2015.

Catello Germano