Il suo Savoia non l´aveva mai fatto soffrire come oggi. Forse è per questo che il presidente oplontino, Lazzaro Luce, al termine della "remuntada" effettuata dai bianchi ai danni della Cavese, appare per la prima volta sbilanciarsi strizzando l´occhio alla classifica: "Oggi abbiamo fornito un importante segnale al campionato. Un po´ di esperienza, in questa categoria, ormai l´ho maturata e reputo fondamentale vantare già quattro punti di distacco sulle immediate inseguitrici. A dicembre, lo sappiamo, inizierà un altro torneo. Sarà necessario mantenere questo cammino anche per scoraggiare psicologicamente i nostri avversari".
Sul derby odierno, il patron del Savoia plaude soprattutto al carattere mostrato dalla sua squadra nel corso della ripresa: "Ho notato grande reattività nei ragazzi che hanno fortemente voluto la vittoria, sostenendo un ritmo di gara incredibile. Onore anche alla Cavese. Squadra ben messa in campo che ci ha innervosito attuando una sistematica tattica del fuorigioco. La verità è che abbiamo vinto perchè siamo più forti".
Il derby del "Giraud" ha registrato, oltre alla sesta vittoria consecutiva dei bianchi in campionato, la lodevole iniziativa della società bianco scudata a sostegno della lotta contro il femminicidio ed ogni genere di violenza sulle donne: "Appoggiare battaglie di questo tipo" - sottolinea ancora Luce - "rappresenta per noi soltanto un motivo di vanto ed orgoglio. Il Savoia sarà sempre impegnato nel sociale ed anche a breve sposerà ulteriori iniziative in altri settori. Ringrazio la presidentessa Ada Ferri per l´opportunità concessaci".
Infine, un´amara riflessione sugli ormai cronici divieti alle trasferte imposti dal CASMS (oggi i tifosi della Cavese non hanno potuto assistere alla gara, ndr): "Occorrerà lavorare tanto per conquistare la fiducia delle istituzioni preposte, seppellendo antiche rivalità e dissapori tra le tifoserie. Concettualmente" conclude il presidente "sono contrario ad ogni forma di repressione. Tra l´altro, mi sembra che il Giraud sia uno stadio accogliente e preparato ad ospitare partite del genere. Chi fa calcio, a volte, deve assumersi anche delle responsabilità".

Salvatore Piro