Torresi purosangue. Prima tifosi, poi calciatori del Savoia. Francesco Scarpa e Luigi Panariello vantano peculiarità del genere rispetto al resto di un gruppo che, dopo lo scivolone di Gioia Tauro, ha ripreso a correre. Come, del resto, perfettamente si addice alla capolista.

"Dedico la doppietta ai nostri tifosi che anche oggi, nonostante la distanza proibitiva, ci hanno seguito in massa" esordisce capitan Scarpa salito, grazie alle due reti messe a segno al "Liotta", a quota 11 in classifica marcatori. Primo gol rocambolesco quello siglato dal celebre "Ciccio". "Effettivamente la dinamica dell´azione è stata particolare. De Liguori ha calciato verso la porta ed io sono intervenuto sulla deviazione di un difensore avversario. Non ci avessi creduto la palla sarebbe uscita fuori". Il Licata, nonostante la crisi societaria ed una formazione a dir poco rabberciata, ha giocato con ardore, mostrandosi sorprendentemente un avversario ostico da superare: "Sinceramente ero sicuro che avrebbero giocato in questo modo. Quando si incontra il Savoia - conclude Scarpa - tutti danno il massimo".

"Mi sento bene. Ormai ho smaltito tutti i miei problemi fisici", il primo commento di Luigi Panariello, terzino sinistro al quale Vincenzo Feola ha regalato una maglia da titolare in luogo di Luca Viglietti. "Sono ovviamente contento dell´esordio dal primo minuto e direi che il Savoia ha anche disputato una buona partita. Siamo stati bravi a sbloccarla per poi mettere la situazione in discesa nella ripresa". Anche Panariello non è sorpreso dell´atteggiamento battagliero messo in campo dal Licata al "Dino Liotta". "Vincere non è stato facile. Si tratta di gare particolari dove occorre sempre mantenere la massima concentrazione. Per fortuna abbiamo giocato con la giusta dose di rabbia e determinazione".

Salvatore Piro