"Sono addolorato. Con pudore voglio dire alla famiglia di Davide che chiedo perdono per questa perdita, consapevole che niente e nessuna parola potrà attutire il dolore, che segnerà per sempre anche la mia vita". Lo afferma a Repubblica, attraverso il suo avvocato, il carabiniere che ha ucciso il diciassettenne Davide Bifolco. "Io so - aggiunge il militare - che però questa tragedia è stata la conseguenza impensabile, umanamente inaccettabile, di un incidente. Solo un terribile incidente, non sono mai stato un Rambo. Non ho mai puntato la pistola verso nessuno´´.