Opera alternativa al Progetto Sarno. Lidea del comitato di Rovigliano
24-02-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
A Rovigliano tutto nasce e finisce col mare. Progetti, sogni, speranze si sono costruiti lungo la linea di costa che delimita ad ovest la frazione periferica di Torre Annunziata, chiusa tra i confini della natura e quelli delluomo. Dallindustria pesante alla crisi della siderurgia, dal sogno di un polo nautico al cimitero industriale sono passati solo pochi decenni.
Nella zona ASI, area di sviluppo industriale per il demanio, sono sorte centinaia di abitazioni che non hanno mai goduto di particolare attenzione da parte delle amministrazioni che si sono succedute. Una rete fognaria inesistente e lenorme spiaggia lasciata in balia dei tanti terroristi dellambiente che lhanno utilizzata nel tempo a mò di discarica di rifiuti di ogni tipo, come se non bastava già lazione del fiume a condannare il mare. Negli ultimi mesi la popolazione residente è in allarme per unopera che, se realizzata, riscrive la geografia del posto: la seconda foce del Sarno.
Grande Progetto Sarno - LARCADIS, agenzia regionale per la difesa del suolo, presentò anni fa alla comunità europea un progetto per la sistemazione idraulica del fiume, una messa in sicurezza per eventi pluviali eccezionali affinché non capitano più disastri come lalluvione di Sarno del 1998. Pochi giorni fa è arrivato il si definitivo al finanziamento dellopera, per 220 milioni di euro circa, che non è stata decisa con le popolazioni locali, stando a quanto affermano i comitati nati contro il Grande Progetto Sarno. Lopera intera riguarda 18 comuni delle province di Napoli, Salerno e Avellino e prevede vasche di laminazione, la sistemazione degli argini e la seconda foce.
Proprio contro questultima opera si sta battendo il comitato nato pochi mesi fa a Rovigliano. Il sindaco Starita, negli incontri che ha fatto con noi, ha minimizzato lopera dichiara Enzo Cesarano, presidente del comitato - affermando addirittura, davanti una vasta platea, che al completamento avrebbe bevuto un bicchiere di acqua attinto dalla nuova foce di via Solferino. Lassessore regionale Cosenza ha invece parlato di scolmatoio da utilizzare nel caso di eccessive piogge, ignorando che in Italia numerosi scolmatoi sono inutili. Solo dallincontro con lARCADIS, di qualche giorno fa, abbiamo avuto conferma delleffettiva entità dellopera. Come sta scritto sui progetti si tratta di una foce ex novo che avrà una portata continua di acqua tal quale quella che scorre oggi nel fiume. Hanno negato dallagenzia che lacqua arriverà pulita.
Come compensazione per linvasività dellopera, per Rovigliano è prevista la costruzione di una rete fognaria ed alcuni lavori lungo la costa. Rispetto a questopera conclude Cesarano - allagenzia regionale presentammo una nostra idea che prevede il recupero di strutture già esistenti in epoca borbonica, nonché lutilizzo dello scolmatoio di Bottaro e leliminazione dei prolungamenti a mare della foce che di fatto ne rallentano il corso dacqua.
Raffaele Perrotta
Nella zona ASI, area di sviluppo industriale per il demanio, sono sorte centinaia di abitazioni che non hanno mai goduto di particolare attenzione da parte delle amministrazioni che si sono succedute. Una rete fognaria inesistente e lenorme spiaggia lasciata in balia dei tanti terroristi dellambiente che lhanno utilizzata nel tempo a mò di discarica di rifiuti di ogni tipo, come se non bastava già lazione del fiume a condannare il mare. Negli ultimi mesi la popolazione residente è in allarme per unopera che, se realizzata, riscrive la geografia del posto: la seconda foce del Sarno.
Grande Progetto Sarno - LARCADIS, agenzia regionale per la difesa del suolo, presentò anni fa alla comunità europea un progetto per la sistemazione idraulica del fiume, una messa in sicurezza per eventi pluviali eccezionali affinché non capitano più disastri come lalluvione di Sarno del 1998. Pochi giorni fa è arrivato il si definitivo al finanziamento dellopera, per 220 milioni di euro circa, che non è stata decisa con le popolazioni locali, stando a quanto affermano i comitati nati contro il Grande Progetto Sarno. Lopera intera riguarda 18 comuni delle province di Napoli, Salerno e Avellino e prevede vasche di laminazione, la sistemazione degli argini e la seconda foce.
Proprio contro questultima opera si sta battendo il comitato nato pochi mesi fa a Rovigliano. Il sindaco Starita, negli incontri che ha fatto con noi, ha minimizzato lopera dichiara Enzo Cesarano, presidente del comitato - affermando addirittura, davanti una vasta platea, che al completamento avrebbe bevuto un bicchiere di acqua attinto dalla nuova foce di via Solferino. Lassessore regionale Cosenza ha invece parlato di scolmatoio da utilizzare nel caso di eccessive piogge, ignorando che in Italia numerosi scolmatoi sono inutili. Solo dallincontro con lARCADIS, di qualche giorno fa, abbiamo avuto conferma delleffettiva entità dellopera. Come sta scritto sui progetti si tratta di una foce ex novo che avrà una portata continua di acqua tal quale quella che scorre oggi nel fiume. Hanno negato dallagenzia che lacqua arriverà pulita.
Come compensazione per linvasività dellopera, per Rovigliano è prevista la costruzione di una rete fognaria ed alcuni lavori lungo la costa. Rispetto a questopera conclude Cesarano - allagenzia regionale presentammo una nostra idea che prevede il recupero di strutture già esistenti in epoca borbonica, nonché lutilizzo dello scolmatoio di Bottaro e leliminazione dei prolungamenti a mare della foce che di fatto ne rallentano il corso dacqua.
Raffaele Perrotta