Il “sogno” del prolungamento di Via dei Mille, opera attesa da almeno 30 anni dai cittadini di Torre Annunziata, da sempre progettata, ma mai realizzata per
assoluta mancanza di risorse finanziarie, comincia nell’ottobre del 2001,
quando la Regione Campania,adotta una deliberazione avente ad oggetto:
“Eliminazione degrado urbanistico nelle periferie dei comuni con popolazione
superiore a 40.000 abitanti e loro centri storici”.
E’ sufficiente qualche approfondimento con il Sindaco Cucolo, coadiuvati dalla
“lucida” mente dell’Arch. Gennaro Polichetti, all’epoca dirigente del settore
urbanistica dell’Ente, per capire che possiamo lavorare all’idea.
Occorre individuare un quartiere degradato confinante e pertanto, si pensa al
quartiere limitrofo di Via Vincenzo Rocco, nonché la possibilità di legare a
questo un imponente intervento, la zona destinata alla villa comunale ed il
famoso collegamento tra Corso Umberto I e la litoranea Marconi.
Con una mia direttiva del novembre 2001, dispongo l’avvio di tutti i
procedimenti amministrativi, utili al raggiungimento dell’obiettivo, compreso le
attività inerenti ai rapporti con la Regione Campania, per l’ottenimento del
finanziamento.
Il progetto definitivo, redatto dall’Arch. Pasquale Caraviello, viene approvato
dal Commissario Prefettizio, nel frattempo insediatosi per qualche mese,
nell’aprile del 2002.
Inizia un lungo e faticoso “iter” burocratico, nel corso del quale vengono
coinvolti tutti gli Enti interessati, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, ove in data 15.2.2006, si tiene una riunione di coordinamento ove
tra l’altro “si ritiene opportuno che il finanziamento della copertura dell’intera
trincea sia inserita, anche per lotti, nei successivi piani finanziari e tale
impegno debba essere sottoscritto dagli Enti competenti in sede di
approvazione conclusivo del progetto stesso…..”.
Nel marzo del 2006 si tiene la seduta conclusiva della conferenza di servizi,
dove presenti RFI, IACP, ASLNA5, DEMANIO e altri Enti, si esprime parere
favorevole al progetto. La Soprintendenza Archeologica di Pompei è assente,
ma invia il suo parere favorevole.
Il problema sostanziale che si pone è quello della pretesa, da parte della
Soprintendenza ai Beni Ambientali, relativa alla possibilità di coprire l’intera
trincea ferroviaria fino a Rampa Nunziante.
La Regione Campania, con una nota del giugno 2006, conferma che la
copertura della trincea, può rientrare, ai fini della copertura finanziaria, nelle
future programmazioni dell’Ente.
Nel frattempo i fondi messi a disposizione, per la realizzazione dei primi due
lotti funzionali, ammontano a circa € 12.000.000,00=
Con la deliberazione della Giunta Municipale n. 194 del 27.7.2006, presentata
dagli Assessori Di Paola e Starita, si riapprova il progetto definitivo, elaborato
in ragione delle prescrizioni e dei pareri formulati dai vari Enti coinvolti,
individuando responsabile del procedimento l’Ing. Ciro Cusano ed incaricando
per la progettazione esecutiva, l’Arch. Pasquale Caraviello, con l’affiancamento
del Geom. Domenico Scarpa e con il supporto esterno dell’Arch. Michele
Cuomo, nel frattempo nominato consulente tecnico.
Il quadro economico riepilogativo, per il collegamento pedonale Via dei Mille –
Litoranea Marconi; per la copertura dei vari settori della trincea ferroviaria; per
la realizzazione del centro sociale per anziani; per i giardini pubblici e l’ arena
del mare; per il riassetto della litoranea Marconi; per il collegamento pedonale
lato ex-Cristo Re; prevede una spesa complessiva di € 34.542.265,91, divisa
in lotti funzionali.
Provai un grande motivo di soddisfazione!
Si chiudeva un lavoro impegnativo, durato circa 5 anni, dove il “gioco di
squadra”, quello costruttivo e propositivo, aveva funzionato.
Lo scetticismo dei soliti “detrattori” di turno, era superato!
In data 30.10.2006, il Dirigente Ing. Ciro Cusano, decreta il rilascio
dell’autorizzazione ambientale a favore dell’Amministrazione Comunale,
inviandone copia alla Soprintendenza Beni Ambientali e Culturali di Napoli per
la specifica competenza.
Nel gennaio 2007, la Soprintendenza richiede, ad integrazione della
documentazione inviata, la relazione paesaggistica, che viene trasmessa nel
maggio del 2007, unitamente alla scheda tecnica dell’intervento, inoltrata al
Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione
Campania.
L’Arch. Michele Cuomo, nella qualità di consulente esterno, comincia già a
lavorare per la definizione della tipologia di appalto dei lavori, ipotizzando un
percorso di appalto integrato.
Nel luglio del 2007, dopo qualche giorno dall’insediamento
dell’Amministrazione Starita, la Soprintendenza richiede un’integrazione
progettuale adeguata alle prescrizioni impartite dalla Commissione Edilizia
Integrata Comunale.
Nel frattempo il Sindaco Starita, nomina assessore ai lavori pubblici lo stesso
Arch. Michele Cuomo, che accetta ed è costretto, chiaramente, a rinunciare
all’incarico di consulente per il progetto di cui trattasi.
Ma attenzione! A questo punto accade l’incredibile!
In data 14.8.2007, l’Ing. Ciro Cusano, con un provvedimento che appare
chiaramente non frutto della sua volontà, provvede alla revoca
dell’autorizzazione n. 58 del 30.1.2006, relativa al parere ambientale per il
progetto.
E’ sorprendente la motivazione, che si riporta integralmente:
“l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad inserire nel proprio programma
triennale ed elenco annuale delle OO.PP., l’intero progetto suddiviso per lotti
funzionali, così come richiesto dalla Direzione Generale per i beni culturali e
paesaggistici della Campania; l’intero progetto di riqualificazione è stato in data
18.2.2007 presentato alla Regione Campania per il finanziamento relativo al
parco progetti con ottime possibilità che lo stesso venga interamente
finanziato; l’eccessivo protrarsi dell’acquisizione di pareri ulteriori sarebbe
incompatibile con la tempistica prevista per il finanziamento delle opere, ivi
compresa la realizzazione della copertura dell’intera trincea ferroviaria e che
una eventuale perdita dei finanziamenti arrecherebbe notevole danno
all’Amministrazione Comunale che da anni aspetta la riqualificazione del
quartiere”
In parole povere: “Rinunciamo, di fatto, al primo finanziamento di €
12.000.000,00, che avrebbe consentito la realizzazione dei primi lotti
funzionali, in attesa del finanziamento complessivo dell’intera opera”
Pertanto prendiamo 5 anni di lavoro e li accantoniamo, in attesa del futuro.
Scelta, a mio avviso, scellerata, avallata dall’organo politico, atteso che
nessuno reagisce all’iniziativa della revoca del provvedimento, operata dal
dirigente ed evidentemente condivisa dai vertici dell’Amministrazione
Comunale.
Personalmente contatto più volte il Sindaco, per avvisarlo che, in quel modo, si
rischia di perdere i fondi.
Vengono avvisati anche altri rappresentanti politici.
Ma nulla accade!
Non si riesce, inspiegabilmente, a muovere le coscienze degli amministratori!
Dopo qualche mese, il Sindaco si limita ad “accogliere” le dimissioni
dell’Assessore Cuomo.
La stessa Soprintendenza rimane “allibita” dal provvedimento di revoca e con
un atto del gennaio 2008, tra l’altro afferma “…..in seguito perveniva un
provvedimento di revoca in autotutela dello stesso dirigente Ing. Cusano, che
adducendo motivazioni non di natura tecnica in merito al progetto, annullava la
precedente autorizzazione a sua firma”.
Pertanto l’iter procedurale non poteva intendersi concluso, in quanto
l’intervento previsto risultava sprovvisto del prescritto provvedimento
autorizzativo, perché revocato.
Nessuno dei rappresentanti “politici” o pseudo tali, ha ritenuto di assumere
iniziative.
Intanto, dal gennaio 2008 ad oggi, nel parco progetti regionale, di tale
iniziativa non si riscontra alcuna traccia.
Quali sono le motivazioni vere di tale atteggiamento, assolutamente
negligente, pregiudizievole e sciagurato?
Nel giugno 2010 anche il quotidiano “metropolis”, nell’ambito di inchieste dal
titolo “OPERE FANTASMA – TORRE, Le occasioni sprecate/4”, ha provato a
stimolare chiarimenti.
Ma dal Palazzo, tutto tace!
Grazie, Sindaco! Grazie Amministrazione Comunale! I cittadini di Torre
Annunziata, saranno riconoscenti!
Nel frattempo, dopo aver rinunciato a risorse comunitarie, preferiamo
attingere, semplicemente, a circa 500.000,00 euro dal “povero” bilancio
comunale, per un intervento di “restyling” della villa comunale.
Vincenzo Sica
dottore commercialista e revisore legale
già direttore generale della Città di Torre Annunziata
www.vincenzosica.it
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