Opere incompiute: Il sogno del prolungamento di Via dei Mille
14-03-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Il sogno del prolungamento di Via dei Mille, opera attesa da almeno 30 anni dai cittadini di Torre Annunziata, da sempre progettata, ma mai realizzata per
assoluta mancanza di risorse finanziarie, comincia nellottobre del 2001,
quando la Regione Campania,adotta una deliberazione avente ad oggetto:
Eliminazione degrado urbanistico nelle periferie dei comuni con popolazione
superiore a 40.000 abitanti e loro centri storici.
E sufficiente qualche approfondimento con il Sindaco Cucolo, coadiuvati dalla
lucida mente dellArch. Gennaro Polichetti, allepoca dirigente del settore
urbanistica dellEnte, per capire che possiamo lavorare allidea.
Occorre individuare un quartiere degradato confinante e pertanto, si pensa al
quartiere limitrofo di Via Vincenzo Rocco, nonché la possibilità di legare a
questo un imponente intervento, la zona destinata alla villa comunale ed il
famoso collegamento tra Corso Umberto I e la litoranea Marconi.
Con una mia direttiva del novembre 2001, dispongo lavvio di tutti i
procedimenti amministrativi, utili al raggiungimento dellobiettivo, compreso le
attività inerenti ai rapporti con la Regione Campania, per lottenimento del
finanziamento.
Il progetto definitivo, redatto dallArch. Pasquale Caraviello, viene approvato
dal Commissario Prefettizio, nel frattempo insediatosi per qualche mese,
nellaprile del 2002.
Inizia un lungo e faticoso iter burocratico, nel corso del quale vengono
coinvolti tutti gli Enti interessati, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, ove in data 15.2.2006, si tiene una riunione di coordinamento ove
tra laltro si ritiene opportuno che il finanziamento della copertura dellintera
trincea sia inserita, anche per lotti, nei successivi piani finanziari e tale
impegno debba essere sottoscritto dagli Enti competenti in sede di
approvazione conclusivo del progetto stesso ...
Nel marzo del 2006 si tiene la seduta conclusiva della conferenza di servizi,
dove presenti RFI, IACP, ASLNA5, DEMANIO e altri Enti, si esprime parere
favorevole al progetto. La Soprintendenza Archeologica di Pompei è assente,
ma invia il suo parere favorevole.
Il problema sostanziale che si pone è quello della pretesa, da parte della
Soprintendenza ai Beni Ambientali, relativa alla possibilità di coprire lintera
trincea ferroviaria fino a Rampa Nunziante.
La Regione Campania, con una nota del giugno 2006, conferma che la
copertura della trincea, può rientrare, ai fini della copertura finanziaria, nelle
future programmazioni dellEnte.
Nel frattempo i fondi messi a disposizione, per la realizzazione dei primi due
lotti funzionali, ammontano a circa 12.000.000,00=
Con la deliberazione della Giunta Municipale n. 194 del 27.7.2006, presentata
dagli Assessori Di Paola e Starita, si riapprova il progetto definitivo, elaborato
in ragione delle prescrizioni e dei pareri formulati dai vari Enti coinvolti,
individuando responsabile del procedimento lIng. Ciro Cusano ed incaricando
per la progettazione esecutiva, lArch. Pasquale Caraviello, con laffiancamento
del Geom. Domenico Scarpa e con il supporto esterno dellArch. Michele
Cuomo, nel frattempo nominato consulente tecnico.
Il quadro economico riepilogativo, per il collegamento pedonale Via dei Mille
Litoranea Marconi; per la copertura dei vari settori della trincea ferroviaria; per
la realizzazione del centro sociale per anziani; per i giardini pubblici e l arena
del mare; per il riassetto della litoranea Marconi; per il collegamento pedonale
lato ex-Cristo Re; prevede una spesa complessiva di 34.542.265,91, divisa
in lotti funzionali.
Provai un grande motivo di soddisfazione!
Si chiudeva un lavoro impegnativo, durato circa 5 anni, dove il gioco di
squadra, quello costruttivo e propositivo, aveva funzionato.
Lo scetticismo dei soliti detrattori di turno, era superato!
In data 30.10.2006, il Dirigente Ing. Ciro Cusano, decreta il rilascio
dellautorizzazione ambientale a favore dellAmministrazione Comunale,
inviandone copia alla Soprintendenza Beni Ambientali e Culturali di Napoli per
la specifica competenza.
Nel gennaio 2007, la Soprintendenza richiede, ad integrazione della
documentazione inviata, la relazione paesaggistica, che viene trasmessa nel
maggio del 2007, unitamente alla scheda tecnica dellintervento, inoltrata al
Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione
Campania.
LArch. Michele Cuomo, nella qualità di consulente esterno, comincia già a
lavorare per la definizione della tipologia di appalto dei lavori, ipotizzando un
percorso di appalto integrato.
Nel luglio del 2007, dopo qualche giorno dallinsediamento
dellAmministrazione Starita, la Soprintendenza richiede unintegrazione
progettuale adeguata alle prescrizioni impartite dalla Commissione Edilizia
Integrata Comunale.
Nel frattempo il Sindaco Starita, nomina assessore ai lavori pubblici lo stesso
Arch. Michele Cuomo, che accetta ed è costretto, chiaramente, a rinunciare
allincarico di consulente per il progetto di cui trattasi.
Ma attenzione! A questo punto accade lincredibile!
In data 14.8.2007, lIng. Ciro Cusano, con un provvedimento che appare
chiaramente non frutto della sua volontà, provvede alla revoca
dellautorizzazione n. 58 del 30.1.2006, relativa al parere ambientale per il
progetto.
E sorprendente la motivazione, che si riporta integralmente:
lAmministrazione Comunale ha provveduto ad inserire nel proprio programma
triennale ed elenco annuale delle OO.PP., lintero progetto suddiviso per lotti
funzionali, così come richiesto dalla Direzione Generale per i beni culturali e
paesaggistici della Campania; lintero progetto di riqualificazione è stato in data
18.2.2007 presentato alla Regione Campania per il finanziamento relativo al
parco progetti con ottime possibilità che lo stesso venga interamente
finanziato; leccessivo protrarsi dellacquisizione di pareri ulteriori sarebbe
incompatibile con la tempistica prevista per il finanziamento delle opere, ivi
compresa la realizzazione della copertura dellintera trincea ferroviaria e che
una eventuale perdita dei finanziamenti arrecherebbe notevole danno
allAmministrazione Comunale che da anni aspetta la riqualificazione del
quartiere
In parole povere: Rinunciamo, di fatto, al primo finanziamento di
12.000.000,00, che avrebbe consentito la realizzazione dei primi lotti
funzionali, in attesa del finanziamento complessivo dellintera opera
Pertanto prendiamo 5 anni di lavoro e li accantoniamo, in attesa del futuro.
Scelta, a mio avviso, scellerata, avallata dallorgano politico, atteso che
nessuno reagisce alliniziativa della revoca del provvedimento, operata dal
dirigente ed evidentemente condivisa dai vertici dellAmministrazione
Comunale.
Personalmente contatto più volte il Sindaco, per avvisarlo che, in quel modo, si
rischia di perdere i fondi.
Vengono avvisati anche altri rappresentanti politici.
Ma nulla accade!
Non si riesce, inspiegabilmente, a muovere le coscienze degli amministratori!
Dopo qualche mese, il Sindaco si limita ad accogliere le dimissioni
dellAssessore Cuomo.
La stessa Soprintendenza rimane allibita dal provvedimento di revoca e con
un atto del gennaio 2008, tra laltro afferma ..in seguito perveniva un
provvedimento di revoca in autotutela dello stesso dirigente Ing. Cusano, che
adducendo motivazioni non di natura tecnica in merito al progetto, annullava la
precedente autorizzazione a sua firma.
Pertanto liter procedurale non poteva intendersi concluso, in quanto
lintervento previsto risultava sprovvisto del prescritto provvedimento
autorizzativo, perché revocato.
Nessuno dei rappresentanti politici o pseudo tali, ha ritenuto di assumere
iniziative.
Intanto, dal gennaio 2008 ad oggi, nel parco progetti regionale, di tale
iniziativa non si riscontra alcuna traccia.
Quali sono le motivazioni vere di tale atteggiamento, assolutamente
negligente, pregiudizievole e sciagurato?
Nel giugno 2010 anche il quotidiano metropolis, nellambito di inchieste dal
titolo OPERE FANTASMA TORRE, Le occasioni sprecate/4, ha provato a
stimolare chiarimenti.
Ma dal Palazzo, tutto tace!
Grazie, Sindaco! Grazie Amministrazione Comunale! I cittadini di Torre
Annunziata, saranno riconoscenti!
Nel frattempo, dopo aver rinunciato a risorse comunitarie, preferiamo
attingere, semplicemente, a circa 500.000,00 euro dal povero bilancio
comunale, per un intervento di restyling della villa comunale.
Vincenzo Sica
dottore commercialista e revisore legale
già direttore generale della Città di Torre Annunziata
www.vincenzosica.it
www.vincenzosica.com
assoluta mancanza di risorse finanziarie, comincia nellottobre del 2001,
quando la Regione Campania,adotta una deliberazione avente ad oggetto:
Eliminazione degrado urbanistico nelle periferie dei comuni con popolazione
superiore a 40.000 abitanti e loro centri storici.
E sufficiente qualche approfondimento con il Sindaco Cucolo, coadiuvati dalla
lucida mente dellArch. Gennaro Polichetti, allepoca dirigente del settore
urbanistica dellEnte, per capire che possiamo lavorare allidea.
Occorre individuare un quartiere degradato confinante e pertanto, si pensa al
quartiere limitrofo di Via Vincenzo Rocco, nonché la possibilità di legare a
questo un imponente intervento, la zona destinata alla villa comunale ed il
famoso collegamento tra Corso Umberto I e la litoranea Marconi.
Con una mia direttiva del novembre 2001, dispongo lavvio di tutti i
procedimenti amministrativi, utili al raggiungimento dellobiettivo, compreso le
attività inerenti ai rapporti con la Regione Campania, per lottenimento del
finanziamento.
Il progetto definitivo, redatto dallArch. Pasquale Caraviello, viene approvato
dal Commissario Prefettizio, nel frattempo insediatosi per qualche mese,
nellaprile del 2002.
Inizia un lungo e faticoso iter burocratico, nel corso del quale vengono
coinvolti tutti gli Enti interessati, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, ove in data 15.2.2006, si tiene una riunione di coordinamento ove
tra laltro si ritiene opportuno che il finanziamento della copertura dellintera
trincea sia inserita, anche per lotti, nei successivi piani finanziari e tale
impegno debba essere sottoscritto dagli Enti competenti in sede di
approvazione conclusivo del progetto stesso ...
Nel marzo del 2006 si tiene la seduta conclusiva della conferenza di servizi,
dove presenti RFI, IACP, ASLNA5, DEMANIO e altri Enti, si esprime parere
favorevole al progetto. La Soprintendenza Archeologica di Pompei è assente,
ma invia il suo parere favorevole.
Il problema sostanziale che si pone è quello della pretesa, da parte della
Soprintendenza ai Beni Ambientali, relativa alla possibilità di coprire lintera
trincea ferroviaria fino a Rampa Nunziante.
La Regione Campania, con una nota del giugno 2006, conferma che la
copertura della trincea, può rientrare, ai fini della copertura finanziaria, nelle
future programmazioni dellEnte.
Nel frattempo i fondi messi a disposizione, per la realizzazione dei primi due
lotti funzionali, ammontano a circa 12.000.000,00=
Con la deliberazione della Giunta Municipale n. 194 del 27.7.2006, presentata
dagli Assessori Di Paola e Starita, si riapprova il progetto definitivo, elaborato
in ragione delle prescrizioni e dei pareri formulati dai vari Enti coinvolti,
individuando responsabile del procedimento lIng. Ciro Cusano ed incaricando
per la progettazione esecutiva, lArch. Pasquale Caraviello, con laffiancamento
del Geom. Domenico Scarpa e con il supporto esterno dellArch. Michele
Cuomo, nel frattempo nominato consulente tecnico.
Il quadro economico riepilogativo, per il collegamento pedonale Via dei Mille
Litoranea Marconi; per la copertura dei vari settori della trincea ferroviaria; per
la realizzazione del centro sociale per anziani; per i giardini pubblici e l arena
del mare; per il riassetto della litoranea Marconi; per il collegamento pedonale
lato ex-Cristo Re; prevede una spesa complessiva di 34.542.265,91, divisa
in lotti funzionali.
Provai un grande motivo di soddisfazione!
Si chiudeva un lavoro impegnativo, durato circa 5 anni, dove il gioco di
squadra, quello costruttivo e propositivo, aveva funzionato.
Lo scetticismo dei soliti detrattori di turno, era superato!
In data 30.10.2006, il Dirigente Ing. Ciro Cusano, decreta il rilascio
dellautorizzazione ambientale a favore dellAmministrazione Comunale,
inviandone copia alla Soprintendenza Beni Ambientali e Culturali di Napoli per
la specifica competenza.
Nel gennaio 2007, la Soprintendenza richiede, ad integrazione della
documentazione inviata, la relazione paesaggistica, che viene trasmessa nel
maggio del 2007, unitamente alla scheda tecnica dellintervento, inoltrata al
Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione
Campania.
LArch. Michele Cuomo, nella qualità di consulente esterno, comincia già a
lavorare per la definizione della tipologia di appalto dei lavori, ipotizzando un
percorso di appalto integrato.
Nel luglio del 2007, dopo qualche giorno dallinsediamento
dellAmministrazione Starita, la Soprintendenza richiede unintegrazione
progettuale adeguata alle prescrizioni impartite dalla Commissione Edilizia
Integrata Comunale.
Nel frattempo il Sindaco Starita, nomina assessore ai lavori pubblici lo stesso
Arch. Michele Cuomo, che accetta ed è costretto, chiaramente, a rinunciare
allincarico di consulente per il progetto di cui trattasi.
Ma attenzione! A questo punto accade lincredibile!
In data 14.8.2007, lIng. Ciro Cusano, con un provvedimento che appare
chiaramente non frutto della sua volontà, provvede alla revoca
dellautorizzazione n. 58 del 30.1.2006, relativa al parere ambientale per il
progetto.
E sorprendente la motivazione, che si riporta integralmente:
lAmministrazione Comunale ha provveduto ad inserire nel proprio programma
triennale ed elenco annuale delle OO.PP., lintero progetto suddiviso per lotti
funzionali, così come richiesto dalla Direzione Generale per i beni culturali e
paesaggistici della Campania; lintero progetto di riqualificazione è stato in data
18.2.2007 presentato alla Regione Campania per il finanziamento relativo al
parco progetti con ottime possibilità che lo stesso venga interamente
finanziato; leccessivo protrarsi dellacquisizione di pareri ulteriori sarebbe
incompatibile con la tempistica prevista per il finanziamento delle opere, ivi
compresa la realizzazione della copertura dellintera trincea ferroviaria e che
una eventuale perdita dei finanziamenti arrecherebbe notevole danno
allAmministrazione Comunale che da anni aspetta la riqualificazione del
quartiere
In parole povere: Rinunciamo, di fatto, al primo finanziamento di
12.000.000,00, che avrebbe consentito la realizzazione dei primi lotti
funzionali, in attesa del finanziamento complessivo dellintera opera
Pertanto prendiamo 5 anni di lavoro e li accantoniamo, in attesa del futuro.
Scelta, a mio avviso, scellerata, avallata dallorgano politico, atteso che
nessuno reagisce alliniziativa della revoca del provvedimento, operata dal
dirigente ed evidentemente condivisa dai vertici dellAmministrazione
Comunale.
Personalmente contatto più volte il Sindaco, per avvisarlo che, in quel modo, si
rischia di perdere i fondi.
Vengono avvisati anche altri rappresentanti politici.
Ma nulla accade!
Non si riesce, inspiegabilmente, a muovere le coscienze degli amministratori!
Dopo qualche mese, il Sindaco si limita ad accogliere le dimissioni
dellAssessore Cuomo.
La stessa Soprintendenza rimane allibita dal provvedimento di revoca e con
un atto del gennaio 2008, tra laltro afferma ..in seguito perveniva un
provvedimento di revoca in autotutela dello stesso dirigente Ing. Cusano, che
adducendo motivazioni non di natura tecnica in merito al progetto, annullava la
precedente autorizzazione a sua firma.
Pertanto liter procedurale non poteva intendersi concluso, in quanto
lintervento previsto risultava sprovvisto del prescritto provvedimento
autorizzativo, perché revocato.
Nessuno dei rappresentanti politici o pseudo tali, ha ritenuto di assumere
iniziative.
Intanto, dal gennaio 2008 ad oggi, nel parco progetti regionale, di tale
iniziativa non si riscontra alcuna traccia.
Quali sono le motivazioni vere di tale atteggiamento, assolutamente
negligente, pregiudizievole e sciagurato?
Nel giugno 2010 anche il quotidiano metropolis, nellambito di inchieste dal
titolo OPERE FANTASMA TORRE, Le occasioni sprecate/4, ha provato a
stimolare chiarimenti.
Ma dal Palazzo, tutto tace!
Grazie, Sindaco! Grazie Amministrazione Comunale! I cittadini di Torre
Annunziata, saranno riconoscenti!
Nel frattempo, dopo aver rinunciato a risorse comunitarie, preferiamo
attingere, semplicemente, a circa 500.000,00 euro dal povero bilancio
comunale, per un intervento di restyling della villa comunale.
Vincenzo Sica
dottore commercialista e revisore legale
già direttore generale della Città di Torre Annunziata
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