Gli scavi di Oplontis in virtuale alla XIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum grazie al progetto "Archeovirtual.it" curato dal Virtual Heritage Lab del Consiglio Nazionale per le Ricerche, che si occupa da qualche anno di presentere lo stato dell´arte agli internauti italiani. Per l´edizione 2010, Archeovirtual ha presentato alla XIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si tiene a Paestum, dal 18 al 21 novembre, ben 18 progetti internazionali per integrare l´allestimento espositivo archeologico con presentazioni virtuali; tutti progetti che è già possibile esplorare seguendo i link delle schede sul sito di Archeovirtual (www.archeovirtual.it).
La mostra “Archeovirtual” è promossa e realizzata dalla Provincia di Salerno e dalla Regione Campania.
“Si tratterà – commenta Sofia Pescarin, direttore scientifico di Archeovirtual – della migliore delle edizioni di Archeovirtual, che quest’anno offrirà al visitatore la possibilità di interagire, sperimentare, giocare con quasi tutte le installazioni. Il pubblico sarà protagonista come non mai, viaggiando nel tempo, esplorando gli insediamenti romani di Leicester, di Teramo, della villa di Oplontis e dell’antica Cartagine; di muoversi nel clamore dell’epica battaglia delle Termopili; di entrare in una tomba cinese di primo secolo a.C.; di giocare imparando il Bauhaus; di prendere parte all’assassinio del principe Francesco Ferdinando a Sarajevo o di costruire personalmente una nave con le tecnologie dei carpentieri latini; osservare l’applicazione del CNR “I colori di Giotto” presentata all’omonima mostra appena conclusasi ad Assisi. L’edizione di quest’anno comprenderà inoltre una sezione destinata alle giovani promesse: studenti e giovani ricercatori particolarmente brillanti già autori di applicazioni di notevole qualità”.

Gli scavi di Oplontis saranno ancora una volta in vetrina nel corso della mostra dedicata ai musei virtuali che partirà a Febbraio 2011, curata dall’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC) del CNR, nell’ambito del suo ruolo di osservatorio Internazionale sull’archeologia virtuale e sui musei virtuali.