"La storia politica di Giosuè Starita parla chiaro: tradì il suo compagno di partito Luigi Monaco, tradì il suo stesso partito, l´allora PDS, tradì l´UDC con il quale fu eletto sindaco. Oggi ha tradito il patto con gli elettori e la coalizione che lo ha fatto eleggere. Per questo chiediamo umilmente scusa ai cittadini torresi che, seguendo la nostra indicazione, con il loro voto hanno consentito a Starita di realizzare il suo disegno". Firmato il coordinamento politico di "Orgoglio e Dignità Torrese". Si consuma così, con una serie di manifesti pubblici che tappezzano Torre Annunziata, il duro "c´eravamo tanto amati" del movimento cittadino, presieduto da Aldo Tolino, col sindaco ora al PD. Manifesti che, dopo il crudo elenco di "tradimenti" passati, insiti nella storia politica di Starita, si conclude con una domanda retorica. Un punto interrogativo rivolto direttamente alla città. "Abbiamo fallito. La nostra scelta di appoggiare il sindaco alle ultime elezioni non ha pagato - spiega Raffaele Izzo, capogruppo consiliare di ´Orgoglio e Dignità´ - . Ora siamo all´opposizione, chiediamo scusa agli elettori per l´errore fatto ma, allo stesso tempo, rivolgiamo loro una domanda: cosa pensano degli ultimi cambi di casacca?".

Stravolgimento della maggioranza già denunciato, lo scorso 23 luglio, con una forte lettera di accuse al sindaco letta a Palazzo Criscuolo (nel giorno della ufficializzazione della nuova giunta, ndr). Oggi, "Orgoglio e Dignità" rincara la dose: "In venti anni - spiega il suo presidente, Aldo Tolino - abbiamo perso non solo l´ospedale e la sede INPS, ma la stessa dignità di essere torresi. Il tutto a causa della solita ´cricca´ che governa la città esclusivamente nei suoi interessi. Oggi - continua - siamo all´opposizione senza nemmeno una dichiarazione di ´guerra´, addirittura in maniera inconsapevole. Si tratta dello stravolgimento delle basilari regole democratiche. Un risultato davvero umiliante per tutti i torresi".

Salvatore Piro