Il comitato cittadino Pro Maresca scrive al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano affinchè intervenga per scongiurare la chiusura dell´ospedale Maresca prevista dal nuovo piano di ridimendionamento sanitario per il risparmio della spesa pubblica. A detta del comitato, l´ospedale di Boscotrecase che dovrebbe ospitare i reparti chiusi del Maresca non è idoneo a svolgere il compito in quanto presenta "fatiscenze", inefficienze sanitarie e difficoltà di raggiungimento in caso di maltempo.
"Eccellentissimo Sig. Presidente della Repubblica - si legge nella lettera del Comitato - con questa missiva vorremmo renderLa partecipe del gravissimo scempio che si sta attuando nella Sanità pubblica campana con i “vari piani di ridimensionamenti degli ospedali” previsti per il risparmio della spesa pubblica.
Si sta verificando che per quanto riguarda il territorio Vesuviano è stata prevista la chiusura del glorioso Ospedale A. Maresca di Torre del Greco che, per oltre quarant’anni è stato l’ospedale di eccellenza sia per l’urgenza-emergenza che per i controlli in elezione di un vasto territorio che comprendere le città di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, S. Sebastiano al Vesuvio e la stessa Torre del Greco, che è la quarta città della Campania come densità di popolazione (circa 100 mila abitanti).
Il cosiddetto risparmio non può essere a discapito della salute del cittadino che si vede privato di ogni riferimento per qualsiasi emergenza: Pronto Soccorso, Chirurgia d’urgenza, Cardiologia, Materno-Infantile, cioè reparti che non possono scomparire in un bacino di utenza di oltre 300 mila abitanti i quali, oltre ai problemi quotidiani, dovranno affrontare anche le difficoltà di viabilità per raggiungere un ospedale che dovrebbe sostituire il Maresca, l’ospedale di Boscotrecase, inaccessibile per l’irraggiungibilità in caso di pioggia, per l’inefficienza dello stesso ospedale che avrà come termine dei lavori il 2015 e che attualmente non può ospitare i 170 posti previsti dal Piano Zuccatelli, bensì solo 80.
E’ ovvio pensare che il risparmio previsto non può avvenire, visto che bisogna trasferire l’ammalato altrove con costi di trasferimenti, per lo più affidati ad autoambulanze private. Il Dott. Zuccatelli non è mai venuto di persona nel territorio vesuviano, né all’ospedale Maresca; proviene da regione del centro Italia dove c’è una realtà ben diversa dalla nostra; ha firmato solo ciò che è stato scritto da QUALCUNO poco identificabile.
E’ significativo il filmato che è stato messo in internet sul sito di Youtube intitolato “ospedale di Boscotrecase irraggiungibile” dove le stesse autoambulanze con ammalati gravi all’interno, devono tornare indietro, in una giornata di pioggia, e dirottare presso altri ospedali. Un qualsiasi paziente urgente non avrebbe il tempo di raggiungere un ospedale vicino. Un’area di 25 km (da Napoli, ospedale Loreto Mare, a Castellammare di Stabia) sarà così privata, di qualsiasi centro di assistenza. Inoltre questi provvedimenti sono stati messi subito in atto ( e non ne capiamo il motivo) prima dell’apertura degli altri centri di assistenza (Ospedale del Mare) e ampliati gli stessi ospedali che diventeranno ospedali di secondo livello.
Sono stati chiesti più volte dai cinque sindaci dei comuni vesuviani, incontri con i dirigenti dell’ ASL NA 3 Sud, con il governatore Caldoro e soprattutto con il prefetto, senza mai avere risposta. La città sta vivendo momenti di tensione che sicuramente sfoceranno in violenza.
Se sfoglia la cronaca campana o consulta Internet potrà leggere ciò che sta accadendo nelle province vesuviane. L’ospedale di Boscotrecase è fatiscente e privo di apparecchiature e personale: basti pensare che non ha il servizio TAC: esami di questo genere vengono effettuati presso l’ospedale Maresca, con conseguente trasporto di pazienti in urgenti e gravissime condizioni.
Non ha un servizio di Gastroenterologia presente invece al Maresca (reparto di eccellenza della regione Campania); l’ospedale di Boscotrecase è situato in terre paludose ( come campano conoscerà il significato del cosiddetto lagno) irraggiungibile in giornate di pioggia, causa allagamento e dove l’uscita autostradale è provvista di un semaforo, che in caso di rosso, costringe ad effettuare un percorso alternativo. Sempre per motivi di poco spazio sono ubicati , nello stesso reparto, sia il servizio Maternità che la Pediatria, qualsiasi operatore sa che sono reparti che non possono coesistere perché una semplice malattia esantematica non può essere trasmessa ad una donna gravida.
Le chiediamo di intercedere per noi affinchè venga rivisto questo piano perché con questi provvedimenti non stiamo facendo la politica del risparmio, ma il potenziamento del privato. (Mancherà qualsiasi assistenza pubblica). Il diritto alla salute è uno dei principi della Costituzione italiana e Lei come Presidente è il solo a poter intervenire. I nostri politici locali rifiutano qualsiasi confronto e non si degnano di interloquire con i propri elettori perché ormai si ritengono degli “eletti”."

Il video diffuso su You tube a dimostrazione dell´irragiungibilità dell´Ospedale di Boscotrecase