FIORENTINA 6: il risultato del Franchi non aggiunge e non toglie nulla, la Fiorentina resta una delle squadre più forti, più in forma, più divertenti e più spettacolari del campionato. Perché la formazione di Montella prende due gol nelle uniche due azioni pericolose da parte del Napoli e reagisce mettendo gli azzurri alle corde, soprattutto nel finale. Sforzandosi di trovare un segnale negativo: l´ulteriore conferma di quanto pesino le assenze di uomini chiave come l´infortunato Gomez e lo squalificato Gonzalo Rodriguez. Guardando il bicchiere mezzo pieno c´è la consapevolezza di dove questa squadra possa arrivare con l´intero organico a disposizione.

Neto 6: in occasione dei gol Callejon e Mertens sono chirurgici nel trovare l´angolino dove lui non può mai arrivare. Per il resto il suo impegno, soprattutto nella ripresa, non viene quasi mai richiesto.

Roncaglia 5,5: in affanno sulle combinazioni in velocità degli attaccanti azzurri. Poco incisivo nelle sovrapposizioni sulla fascia destra. L´impressione è che il ruolo di terzino destro gli sia meno congeniale rispetto a quello di centrale nella difesa a tre.

Compper 5: chiamato a sostituire Rodriguez, non riesce a dare la stessa sicurezza del compagno di reparto. Sorpreso da Callejon in occasione del primo gol e dalla triangolazione Mertens-Higuain-Mertens nel 1-2.

Savic 6: bel duello con Callejon, riesce a destreggiarsi mettendola sul fisico. Guadagna con furbizia la concessione del rigore dell´1-1.

Cuadrado 7: decisamente l´uomo più pericoloso della Fiorentina. Inarrestabile quando va in progressione, tiene in costante apprensione Mesto. Poi si sposta a sinistra per accentrarsi e andare al tiro, manovra che mette puntualmente in crisi la difesa partenopea salvata soltanto dal palo. Giusto il primo giallo per simulazione, non il secondo, che avrebbe dovuto essere rigore per atterramento di Inler e invece è stato secondo giallo ed espulsione.

Aquilani 5,5: più presente nella fase di copertura, meno in quella di costruzione del gioco. Nella ripresa appare piuttosto stanco. Dal 26´ st Vecino 6: brio e vivacità alla manovra nei convulsi minuti finali.

Pizarro 6,5: giostra a centrocampo con la solita scioltezza. A volte sin troppo sicuro nel cercare l´ennesimo dribbling.

Borja Valero 6,5: un po´ all´oscuro nella prima parte di gara, si accende nella ripresa mettendo un buon numero di palloni dalle parti di Reina ed inserendosi con discreta pericolosità nel cuore dell´area del Napoli.

Pasqual 6: nella difesa a quattro aumentano i suoi compiti difensivi, ma quando trova spazio per affondare lo fa mettendo al centro cross interessanti. Dal 38´ st Vargas s.v.

Joaquin 6: il suo ampio repertorio fatto di dribbling, cross tesi e conclusioni forti e precise si vede ancora solo a tratti, ma sembra sulla buona strada per ritrovare la forma migliore. Dal 31´ st Matos 6: rapido nel saltare l´uomo, costringe Maggio al doppio giallo.

Rossi 6,5: il rigore trasformato non cambia il fatto che nel primo tempo i centrali del Napoli hanno la meglio. Ma nella ripresa la Fiorentina cambia ritmo e Pepito si esalta nello stretto ed impegna severamente Reina di sinistro.

All.: Montella 6,5: la Fiorentina gioca il suo calcio ad alta qualità contro tutte le squadre. La personalità è maturata grazie all´allenatore che ha saputo dare anche una buona dose di versatilità alla sua formazione passando senza problemi dal 3-5-2 al 4-3-3. Gli inserimenti di Matos e Vicino aggiungono vivacità al forcing finale che, comunque, non porta i risultati sperati.


NAPOLI 7: sì, il Napoli sa anche soffrire. Lo si era visto a San Siro contro il Milan, se ne è avuta la conferma stasera al Franchi. Era importante saper resistere al forcing finale con un uomo in meno ed un solo gol di vantaggio ed il Napoli l´ha fatto. Per la gioia di Benitez e per la classifica, che ora vede gli azzurri nel terzetto di fuga, inseguitrice della Roma a pari merito con la Juventus.

Reina 7: almeno due le parate decisive: una in uscita su Cuadrado, l´altra in volo sul sinistro a giro di Rossi.

Maggio 6: in fase difensiva risolve molte situazioni complicate aggiungendosi ai centrali. Evitabile il fallo su Matos che gli costa il secondo giallo e che costringe il Napoli ad un quarto d´ora finale di sofferenza pura.

Fernandez 6,5: solido su tutte le palle alte, controlla bene Rossi nel primo tempo, faticando un po´ nella ripresa. In occasione del rigore è lui a commettere fallo su Savic, ma l´episodio è dubbio: la spinta non sembra poi così evidente.

Albiol 6,5: anche lui perfetto nel primo tempo, in apprensione nella ripresa, quando la Fiorentina attacca con 10 uomini. Ma la sua esperienza in certe situazioni vale doppio.

Mesto 6,5: ad inizio gara ha in consegna il cliente più difficile. Nonostante sia anche lui uno scattista, si ritrova spesso ad inseguire Cuadrado. Meglio quando il colombiano passa dall´altro lato e dalle sue parti si sposta Joaquin, su cui fa buona guardia. Efficace e duttile nel passare a sinistra nei minuti finali, quando rimpiazza Maggio.

Behrami 7: la sua utilità è una costante ormai da una stagione e mezza, ma queste sono le sue partite. Quando c´è da correre, mordere le caviglie, intercettare e ripartire diventa preziosissimo. Anche lui fatica a inseguire Cuadrado nella seconda parte nel primo tempo, ma il suo lavoro di interdizione nel secondo tempo è fondamentale.

Inler 5,5: non sempre preciso nell´impostare, un po´ morbido in fase di copertura. Nel finale stende platealmente Cuadrado in area. Calvarese non vede, ma la sua ingenuità poteva costare cara.

Callejon 7: destro a volo su delizioso assist di Higuain, palla in rete. Il gol che porta in vantaggio il Napoli non è l´unico modo che lo spagnolo sceglie per mettersi in luce. I suoi ripieghi in fase difensiva sono importantissimi. L´ex Real dimostra tutta l´esperienza di cui il Napoli ha bisogno in gare delicate come questa.

Pandev 6,5: si piazza tra le linee cercando di portare palla e assistere Higuain nel tentativo di sfondare centralmente. Dialoga con i compagni della trequarti con la consueta qualità nel controllo del pallone. Dal 36´ st Armero 5,5: Benitez lo inserisce per colmare il buco in difesa causato dall´espulsione di Maggio. Il colombiano prova a contenere Cuadrado non senza problemi.

Mertens 7: dopo le esaltanti prestazioni di Marsiglia ed a Fuorigrotta con il Torino gli mancava solo il gol. Ed il gol è arrivato, decisivo, spettacolare, un saggio di rapidità e precisione. Dal 21´ st Insigne 5,5: si sistema sulla fascia sinistra col compito di dare una mano a centrocampo ed infilarsi in velocità sfruttando gli spazi lasciati aperti dalla sbilanciata difesa fiorentina. Ma il talento di Frattamaggiore contribuisce solo a contenere i portatori di palla viola senza riuscire ad incidere in contropiede.

Higuain 6,5: troppo solo al centro dell´attacco, poco assistito e non ancora al top dal punto di vista atletico. Eppure il Pipita riesce ad essere ancora decisivo con un assist al bacio per Callejon, una giocata da fuoriclasse che lui sa fare e, si spera, saprà fare sempre più spesso quando la sua condizione raggiungerà finalmente il 100 %. Dal 17´ st Hamsik 5,5: mai nel vivo della partita, entra nella fase della gara in cui serve più sacrificio. Certo, qualcosa in più ci si aspetta da lui nelle ripartenze, ma lo slovacco non è in un periodo particolarmente brillante.

All.: Benitez 7: la coerenza nella gestione del gruppo è un marchio di fabbrica ed è ciò che forse sta dando i suoi migliori frutti in questo momento di grande forma generale degli interpreti soprattutto in attacco. A Firenze contro la quarta in classifica Rafa lascia in panchina Hamsik e Insigne puntando sulla straordinaria forma di Mertens e Callejon e sull´esperienza di Pandev. E lo spagnolo ha ragione anche stavolta non solo nella scelta degli uomini, ma anche nell´aver saputo imprimere la mentalità da grande squadra, che in inferiorità numerica riesce a resistere portando a casa i tre punti.

L´ARBITRO CALVARESE 4: dubbio il rigore concesso alla Fiorentina per atterramento di Fernandez su Savic. Errata la valutazione della caduta in area di Cuadrado nel finale. Inler sgambetta nettamente il colombiano: è calcio di rigore. Ma il fischietto di Teramo decide per l´ammonizione e la consecutiva espulsione (Cuadrado era già ammonito sempre per simulazione precedente). E´ il degno finale di una gara mal diretta da Calvarese che eccede in fischi e cartellini finendo per aumentare la tensione in campo.

Roberto Scognamiglio