A finire sotto i colpi delle “pesanti” dichiarazioni di Maria Palomba è anche un maresciallo dei carabinieri. In questo caso, la dottoressa va indietro con gli anni, ripercorrendo le tappe di un processo che hanno visto indagato a Napoli il suo ex marito e nel quale era coinvolto l’esponente dell’Arma.
“Matachione – racconta Palomba ai magistrati che l’hanno ascoltata - ottenne che il maresciallo ‘alleggerisse’ la testimonianza nei suoi confronti, ridimensionando il suo ruolo. Dall’altra ‘caricò’ anche tale maresciallo sul suo ‘libro paga’, nel senso che, sistematicamente, lo stesso maresciallo veniva nella farmacia del Corso a Torre Annunziata, dove anche io ho lavorato, e faceva incetta di prodotti parafarmaceutici (profumi, creme, lozioni…) che non pagava. Questo dal 2003 al 2006”.

“Una indagine condotta dai carabinieri dei Nas – continua la dottoressa – per la quale (Nazario Matachione, ndr.) è stato anche sottoposto agli arresti domiciliari”. Il processo, sempre secondo la Palomba, “È durato dal 2000 al 2010, quando Matachione è stato assolto per prescrizione”. Durante la fase del processo, stando alla descrizione della dottoressa, “Matachione ‘agganciò’ il maresciallo dei Nas che aveva partecipato alle indagini e che eseguì gli atti di polizia giudiziaria che lo riguardavano”.

Secondo le ricostruzioni della dottoressa che in un primo momento non ricorda il nome del militare dell’arma, “Era un uomo scuro di carnagione e di capelli, i tratti del viso marcati, altezza sotto la media, e nel 2003 doveva avere una cinquantina d’anni”.


Raffaele Perrotta