Nessun colpo di scena. Le parole di Aurelio De Laurentiis prima di Napoli-Siena non contengono annunci sul futuro della squadra, sul destino dell´allenatore Mazzarri e di Edinson Cavani. Nessuna notizia di mercato, solo un generale ringraziamento a tutti i tifosi, alla dirigenza ed allo staff tecnico. E per finire un grande elogio alla storia recente del Napoli per i successi ottenuti, in particolare per il ritorno in Champions, sottolineato dall´inno ufficiale della competizione e dai fuochi d´artificio.

Questo il discorso integrale di De Laurentiis: "“Grazie, oggi è la festa della mamma e sappiamo che il napoli è la mamma di tutti noi tifosi. Io devo ringraziare i tifosi, ringrazio anche Mazzarri che in questi 4 anni ci ha fatto godere moltissimo, ringrazio tutto lo staff del Napoli, quello dei dirigenti e dei collaboratori. Ringrazio anche quelli che ci seguono da casa: 5 milioni in Italia, 7 milioni nel mondo. Avevo promesso di fare una squadra forte nei primi 10 anni, siamo in vantaggio di un anno. Grazie a voi tifosi siamo fortissimi, voi tifosi avete dimostrato al mondo intero di essere moderni, il Bayern è molto forte, loro hanno studiato i tifosi del Napoli che vengono allo stadio, voi siete un esempio per il calcio più moderno. Quest’anno il nostro appuntamento al San Paolo con oggi si conclude, il 30 di luglio saremo qui per salutare Lavezzi che farà al San Paolo la sua ultima partita, incontreremo il Psg e parteciperemo il 3 e 4 agosto a Londra ad un quadrangolare con Arsenal, Porto e Galatasaray. Noi chiudiamo una stagione straordinaria, se vincessimo le prossime due partite avremo la media punti più alta della storia del Napoli, tutto ciò è straordinario perché abbiamo rispettato le regole del fair play finanziario. Finora abbiamo il miglior attacco con 70 gol e la seconda migliore difesa del campionato e abbiamo il capocannoniere. Abbiamo fatto una stagione fantastica ma non vogliamo fermarci qui, vogliamo continuare a stare al vertice del calcio e affrontare la Champions senza paura, vogliamo vincere”.