Parco Vesuvio, Leone: "Bertolaso per la discarica fa solo danni!"
21-09-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Il sottosegretario Bertolaso, come moderno Attila fa danno ogni volta che mette piede a Napoli o si propone di farlo. È il caso dellennesimo intervento sul problema rifiuti e sulla presunta necessità di poterlo risolvere solo stivando rifiuti nelle discariche che, in mancanza di altri siti, vanno cercate e trovare nel parco nazionale del Vesuvio.
È evidente che il sottosegretario continua a considerare questo dei rifiuti un grande vento la cui realizzazione va affidata alla Protezione Civile. Ma, come uomo di questo governo, dovrebbe sapere che da quando per legge è cessata lemergenza rifiuti il 31 dicembre 2009, le competenze e le responsabilità sono passate dal 1° gennaio alla Provincia che deve decidere il come e il dove.
E dunque la provincia di Napoli il cui Consiglio nella riunione monotematica del 24 maggio 2010 si è espressa, a maggioranza ma in modo inequivocabilmente chiaro, contro lutilizzazione della cava Vitiello come discarica di rifiuti. Ed è altrettanto inequivocabilmente chiaro limpegno assunto dallassessore regionale Giovanni Romano in sede comunitaria a non utilizzare quella cava.
Dunque su questo argomento sul quale, peraltro si è espresso in modo ancora una volta inequivocabile il TAR del Lazio cui ha adito il Parco nazionale del Vesuvio coadiuvato da Legambiente. Il discorso è chiuso e non riapribile.
Non lo è e non lo sarà sotto la mia presidenza. Io non mi considero un dono di Dio e come comune cittadino incaricato, a termine, della conduzione politica di un Ente, sono removibile e, soprattutto, non sono assolutamente disposto a sopportare abusi e prepotenze come queste paventate.
I cittadini vesuviani, soprattutto quelli del Boschese, hanno già dato troppo e troppo hanno sopportato e stanno sopportando in seguito allapertura della discarica Sari attualmente in funzione e in via di saturazione. La loro qualità di vita ne risente negativamente forse anche con danni alla salute. Le ASL locali, i Sindaci cui la legge fornisce gli strumenti idonei, la magistratura devono vigilare con estrema accuratezza perché allindubbio danno allambiente non si aggiunga quello parimente grave alla integrità della salute dei cittadini.
Ugo Leone
È evidente che il sottosegretario continua a considerare questo dei rifiuti un grande vento la cui realizzazione va affidata alla Protezione Civile. Ma, come uomo di questo governo, dovrebbe sapere che da quando per legge è cessata lemergenza rifiuti il 31 dicembre 2009, le competenze e le responsabilità sono passate dal 1° gennaio alla Provincia che deve decidere il come e il dove.
E dunque la provincia di Napoli il cui Consiglio nella riunione monotematica del 24 maggio 2010 si è espressa, a maggioranza ma in modo inequivocabilmente chiaro, contro lutilizzazione della cava Vitiello come discarica di rifiuti. Ed è altrettanto inequivocabilmente chiaro limpegno assunto dallassessore regionale Giovanni Romano in sede comunitaria a non utilizzare quella cava.
Dunque su questo argomento sul quale, peraltro si è espresso in modo ancora una volta inequivocabile il TAR del Lazio cui ha adito il Parco nazionale del Vesuvio coadiuvato da Legambiente. Il discorso è chiuso e non riapribile.
Non lo è e non lo sarà sotto la mia presidenza. Io non mi considero un dono di Dio e come comune cittadino incaricato, a termine, della conduzione politica di un Ente, sono removibile e, soprattutto, non sono assolutamente disposto a sopportare abusi e prepotenze come queste paventate.
I cittadini vesuviani, soprattutto quelli del Boschese, hanno già dato troppo e troppo hanno sopportato e stanno sopportando in seguito allapertura della discarica Sari attualmente in funzione e in via di saturazione. La loro qualità di vita ne risente negativamente forse anche con danni alla salute. Le ASL locali, i Sindaci cui la legge fornisce gli strumenti idonei, la magistratura devono vigilare con estrema accuratezza perché allindubbio danno allambiente non si aggiunga quello parimente grave alla integrità della salute dei cittadini.
Ugo Leone