Distanti, lontane anni luce le giornate storte. Quelle in cui Gennaro Vitiello, classe 1993, professione portiere, si avventurava in improbabili uscite alte e goffi rinvii col destro. La giovane promessa torrese ha saputo incassare critiche e polemiche aspre, ma non ha mai perso la fiducia nei propri mezzi. Partito nuovamente in sordina, alle spalle di Gabriele Loccisano, Vitiello ha aspettato il proprio turno, confidando in una chance concessagli dal proprio allenatore. L´alternanza tra i pali imposta da Amura ha pagato e quando il treno è passato Vitiello ha risposto presente, sovvertendo prestabilite gerarchie, conquistandosi con pieno merito una maglia da titolare ormai difficile da "sradicargli". "Il segreto è nel duro allenamento quotidiano cui ci sottopone mister Della Corte. Sto solo raccogliendo i frutti del lavoro settimanale" commenta candidamente il portiere oplontino. Unico a salvarsi nella disastrosa trasferta di Noto, "è stata una giornata storta, abbiamo sbagliato l´approccio, ma era difficile giocare su quel campo di patate" - il suo commento - Vitiello non dimentica le critiche subite ad inizio stagione. "Devo ringraziare tutti i miei compagni, sempre pronti ad assistermi quando le cose non giravano. Ora la mia personalità è cresciuta, insieme a quella dell´intera squadra". La sconfitta in terra siciliana da cancellare immediatamente. Quelle "odiose" voci sul calcioscommesse, risalenti alla gara contro la Gelbison, da zittire. Con forza. "Noi non ci vendiamo dopo una settimana di duro lavoro" - afferma in maniera rabbiosa - "si tratta di stupidaggini prive di fondamento. Lo dimostreremo domenica contro il Sambiase. L´obiettivo è vincere e riconquistare la terza piazza, tutto sommato distante solo due punti. Domenica vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi". Il portiere biancoscudato, nonostante i numerosi elogi raccolti, resta coi piedi ben saldi in terra ammettendo, sinceramente, il suo punto debole. "Devo migliorare sulle uscite alte. Per questo motivo, ogni mercoledì, mister Della Corte si concentra maggiormente su questo aspetto".
Salvatore Piro