Questa mattina alle 11.30, al Museo della Memoria in piazza Mercato a Pomigliano d’Arco, si presenta la XIV edizione del Pomigliano Jazz Festival che siterrà dal 9 al 12 luglio.
Per l’occasione, si inaugura anche la mostra fotografica “LINEA DI PRODUZIONE - Pomigliano tra fabbrica, cultura popolare e jazz”, a cura di Luciano Ferrara, Roberto Masotti, Pino Miraglia, Silvano Caiazzo (8-27 luglio). Una sezione della mostra, inoltre, è allestita con le foto provenienti dall’archivio storico degli ‘e Zezi Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco, famoso collettivo musicale e teatrale nato nel 1974 intorno a un gruppo di lavoratori dell’Alfasud per cantare le lotte delle fabbrica sui ritmi delle tarantelle e delle tammurriate, dando vita alla più straordinaria esperienza di fusione tra musica popolare e canzone politica mai avvenuta in Italia. Linea di produzione offre un particolare racconto della Città e, allo stesso tempo, è un atto di solidarietà verso tutti i lavoratori della Fiat di Pomigliano e del suo indotto, da diversi mesi nel dramma della precarietà economica e dell’incertezza per i rischi di chiusura o ridimensionamento della Fabbrica.

Alla conferenza stampa interverranno: Onofrio Piccolo, direttore artistico; Antonio Della Ratta, sindaco di Pomigliano d’Arco; Riccardo Marone, assessore regionale al Turismo; Michele Caiazzo, consigliere regionale; Luigi Cantone, docente dell´Università degli Studi di Napoli Federico II; i fotografi che hanno realizzato la mostra, alcuni degli artisti presenti al festival e rappresentanti dei lavoratori.


Pomigliano Jazz Festival 2009: Tra Fiat, Pasolini e Miles Davis...

Due esclusive nazionali, tre produzioni inedite, tre orchestre. Omaggi a Miles Davis, Pier Paolo Pasolini e Miriam Makeba. Sottotitolo della XIV edizione del Pomigliano Jazz Festival, è il ricordo fiero e sperimentale di tre personalità che hanno cambiato il Novecento, dal jazz alla cine-letteratura, al radicale suono afro. Dal 9 al 12 luglio 2009 torna il festival diretto da Onofrio Piccolo, presentando nel Parco Pubblico della cittadina vesuviana - dalle 21 alle 2 di notte - 3 concerti ogni sera, due sul palco centrale e l’ultimo su quello invaso, con artisti provenienti dal Brasile, dalla Norvegia, dagli Stati Uniti, dal Giappone, oltre che dall’Italia. E poi, mostre, incontri, performance artistiche, laboratori creativi per bambini, guide all’ascolto, workshop e prove aperte. Tutto a ingresso gratuito.

Una circumnavigazione del globo in musica che accoglie il free jazz del geniale Anthony Braxton col diamond curtain wall trio (Taylor Ho Bynum - Mary Halverson); il Chamber Trio di William Parker, con Eri Yamamoto e Leena Conquest; il New Quintet di Enrico Rava, con l’eclettico Gianluca Petrella; il nu-jazz scandinavo del Sonic Codex quartet; il lirismo del pianista Stefano Battaglia, in trio con Salvatore Maiori e Roberto Dani; i “Migranti” del sestetto di Marco Zurzolo; la Mario Raja Big Bang; il colorato samba dell’ Orquestra Imperial, ensemble che racchiude alcuni tra i più rappresentativi musicisti brasiliani: Moreno Veloso (figlio del grande Caetano), Kassin, Domenico Lancelotti, Wilson Das Neves, Berna Ceppas, Nina Beker e Rodrigo Amarante.

Ma Pomigliano Jazz è soprattutto un luogo aperto a inedite produzioni artistiche, presentate in anteprima dal vivo. Come “About a Silent Way”, progetto realizzato da Itinera col manipolatore sonoro martux_m, il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista Francesco Bearzatti, il chitarrista Eivind Aarset e il contrabbassista Aldo Vigorito, nel quarantennale della pubblicazione di “In a Silent Way” di Miles Davis, album che ha rivoluzionato la storia del jazz. “Naissance” - un viaggio da Napoli a Parigi, tra ballad e tempi dispari - è, invece, il primo progetto discografico come bandleader del batterista Giuseppe La Pusata, edito sempre da Itinera. Infine, il concerto della ONJ – Orchestra Napoletana di Jazz con cinque ospiti d’eccezione: il sassofonista Joe Lovano, i vocalist Raiz e Ada Montellanico, i percussionisti Famoudou Don Moye e Capone.

“Pomigliano: la fabbrica, la musica popolare, il jazz” è il tema portante della mostra fotografica - allestita al Museo della Memoria - che include gli scatti realizzati da Roberto Masotti, Luciano Ferrara, Pino Miraglia e Silvano Caiazzo. Il festival intende tenere viva l’attenzione sulla vicenda Fiat. Oltre alla mostra, saranno proiettate, tra un concerto e l´altro, immagini dello stabilimento pomiglianese, con improvvisazioni live di musicisti presenti al festival.