"Chi è senza peccato chieda la commissione di accesso e renda pubblici gli elenchi dei nuovi assunti nelle partecipate stabiesi. Quando ci sono insinuazioni, quando c’è un dubbio, quando si è nel giusto, quando non si ha nulla da nascondere si rendono pubblici gli atti, si parla alla città e non si gioca a nascondino. In un momento come questo serve fugare ogni dubbio, ogni minimo sospetto sull’attività amministrativa" così Tonino Scala della direzione provinciale di SEL. "Bobbio pubblichi un manifesto riveli l’elenco dei nuovi assunti alla Sint e alla Multiservizi. Si potrà capire se sono figli a Qualcuno! Se sono merce di scambio per continuare ad andare avanti! Avanti? Per andare dove … boh! Perché lasciare i se. Perché lasciare la città nel dubbio? Renda pubblico il perché non si è usato il sito di trasferenza a Ponte Persica lasciando la città piena di sacchetti. Faccia capire il perché non si doveva spostare il fangodotto dal rione Cmi, di chi era il suolo sul quale si doveva edificare il sito per smaltire i fanghi. Faccia capire alla città perchè taluni consiglieri ed assessori, da lui definiti camorristi nella commissione antimafia nazionale quando sostenevano il centrosinistra, sono stati unti dal signore o da Bobbio e si sono purificati con il passaggio con il centrodestra. Insomma si faccia la prova del nove. Ricordo ancora quelle tragiche ore dopo l’omicidio Tommasino ero nella stanza del sindaco. Vidi Vozza scrivere gli chiesi cosa stesse facendo. “Chiedo la commissione d’accesso. Quando non si ha nulla da nascondere Tonì si fa così” la secca risposta di Vozza. Ed aveva ragione. Oggi ha ragione chi chiede tale intervento. Ha ragione da vendere. Se si vuole ritornare ad un clima civile, se non si vuole favorire la camorra, se non si vuole utilizzare la camorra come paravento per i propri limiti amministrativi bisogna utilizzare trasparenza. Bobbio che evidenzia sempre il suo io, la sua forza, abbia la forza di chiedere lui la commissione al Prefetto. SuperBobbio può, ma vuole? Se ci sono problemi negli appalti, se qualcuno pone problemi all’azione moralizzatrice si faccia luce e non proclami. Sel la forza politica di cui mi onoro essere iscritto annuncia un’azione legale nei confronti di Bobbio. Quando a morire è la politica, la magistratura resta l’unica strada per ristabilire la verità. Ma c’è un modo per ritornare alla politica e al suo primato: la trasparenza, la strada istituzionale. La questione morale è anche questo. Quando non si rispettano le istituzioni, quando alla minoranza vengono negati gli strumenti per fare il ruolo assegnatogli dai cittadini, quando non si rispettano le regole elementari della democrazia, quando pur di apparire si usa lo spettro camorra, quando i proclami non sono seguiti da atti consequenziali, quando si annunciano debiti stratosferici nelle partecipate e nel contempo si assume: ma c’è n’era proprio bisogno? Quando, quando, quando ... quando fugherà ogni dubbio?"