Passano i giorni e il clima politico torrese si fa rovente. Un manifesto del PD, affisso da questa mattina in città, riaccende la tensione. Una tensione che sembrava calata con l’arrivo del week-end; quello dei democratici è un vero e proprio atto d’accusa contro il capogruppo cittadino di Sinistra e Libertà Andrea Fiorillo, accusato di trasformismo ed opportunismo.
Nel giro di poche ore, puntuale, arriva la risposta di Fiorillo.
Il PD torrese parte da una analisi sulla situazione economica del Paese, analizzando gli errori del Governo nazionale e regionale su Fincantieri, discariche, ospedale di Torre del Greco e precariato. Dal fallimento del governo Berlusconi, poi, si arriva al capogruppo di SEL

QUESTO E´ IL TESTO DEL MANIFESTO PD

Il PD con SEL e Vendola. Fiorillo? No grazie!
Berlusconi e Caldoro stanno colpendo redditi, diritti e speranze dei ceti medi e di quelli più deboli: una vera e propria macelleria sociale su lavoro, sanità e ambiente.
Il centrodestra sta distruggendo il futuro della nostra area: dalla Fincantieri al reddito negato ai lavoratori delle aziende in crisi, dai ticket sui farmaci (e sul pronto soccorso) alla chiusura dell’ospedale di Torre del Greco, dai precari della scuola a quelli delle ASL, dal mare inquinato alla scandalosa decisione della seconda discarica nel parco del Vesuvio che regala puzza, inquinamento delle falde, avvelenamento dei prodotti agricoli, strangolamento dell’economia.
Berlusconi, dal 2001 ad oggi, ha governato per 8 anni. Tutto è peggiorato. Nessun passo avanti è stato fatto. Il centrodestra è in crisi e sono più che probabili le elezioni in primavera.
In questo quadro Noi Sud è federato con il PDL ed è l’alleato più fedele di Berlusconi: a Roma, alla Regione, alla Provincia. Il PD si chiede come sia possibile che sedicenti esponenti di SEL (o fuoriusciti?) possano condividere un progetto di governo con un partitio di destra (le due formazioni che sostengono l’Amministrazione papocchio guidata dal trasformista Starita, con il consenso dei rispettivi dirigenti politici, sono solo Api e Noi Sud). Com’è possibile?
Questa scelta scandalosa ed incomprensibile non può passare sotto silenzio. Il sedicente capogruppo di SEL smentisce ogni giorno il suo passato. Fiorillo non era stato eletto. E’ subentrato in Consiglio Comunale perché un consigliere (DS) fu nominato Assessore (per pochi giorni, è stato anche Presidente della Multiservizi). Prima di subentrare sentenziava contro l’attuale Amministrazione e il Sindaco: critiche durissime e giuste per la nomina di un assessore considerato incompatibile con il progetto di rinnovamento morale del centrosinistra.
Fu proprio per la mancata soluzione di quel nodo che si dichiarò indipendente e passò all’opposizione. Poi nell’estate scorsa Fiorillo garantì la possibilità di un sostegno all’attuale Amministrazione purchè fossero riconosciute due condizioni: presenza in Giunta di SEL e marginalità del peso amministrativo di Api attraverso l’affidamento ad un’altra forza politica della delega alle politiche sociali. La trattativa ebbe esito negativo su entrambi i fronti.
Oggi, con una capriola degla di miglior causa, Fiorillo si rimangia tutto. E’ compagno di merenda di chi avversava, ribalta giudizi, elogia chi ieri disprezzava e rende impossibile ogni relazione con lui e con chi condivide questa penosa involuzione opportunistica.
Fiorillo – che ha lasciato con non poche cadute di stile la CGIL e si è messo sul mercato dei patronati – è corresponsabile del papocchio, del trasformismo, di una versione miserevole della politica incentrata sui vantaggi personali.
Il PD è pronto a ritrovare ragioni di intesa e di convergenza programmatica con le forze del centrosinistra purchè vengano rimosse palesi violazioni della morale e dell’incoerenza politica. Non è disponibile a farlo con tutti ed a tutti i costi.


QUESTA E´ LA RISPOSTA DEL CAPOGRUPPO SEL ANDREA FIORILLO

Il compagno Fiorillo nella Sinistra da sempre. Con Vendola! Dov’è il vero PD?
Uno dei pochi veri oppositori del malgoverno in questa città è sempre stato il sottoscritto.
Prima criticando la formazione della giunta Starita. Pur riconoscendo onestà e impegno nell’affrontare i problemi ereditati dalle amministrazioni precedenti e frutto di compromessi iniziati nella precedente consiliatura, Starita si era circondato di alcuni personaggi che intendono la politica come un interesse personale e incapaci di governare.
La scelta di uscire dal PD è stata dettata dall’ingresso di “improvvisati politici”, che, come è noto a tutti, il 22 giugno del 2008, in una delle peggiori pagine della storia politica torrese, hanno portato al commissariamento della sezione cittadina per il palese inquinamento di ambienti oscuri.
Chi allora denunciò formalmente questi fatti inquietanti oggi svolge il ruolo di segretario del PD con finti poteri facendo il ventriloquo di questi personaggi.
Quando si parla dell’accordo del luglio 2009, non si dice che nell’interpartitico non era mai stato richiesto alcun ruolo in giunta, si proponeva anzi di evitare la solita spartizione clientelare, come poi è avvenuto, distribuendo prebende non in base alle competenze, ma per il servile appoggio dimostrato. Sembrava giusto restituire la delega alle politiche sociali al partito di maggioranza, con un nome autorevole che aveva già svolto quella funzione con capacità in passato, evitando, invece, questioni strumentali sulle persone che rivestivano quello stesso incarico.
La mia storia nella CGIL e con la CGIL la conoscono tutti.
Una storia fatta di un servizio appassionato e gratuito a tutti i cittadini nella difesa dei loro diritti. Proprio in nome di quella storia, alle soglie del pensionamento, avevo chiesto un rafforzamento dell’organizzazione cittadina e la sostituzione del sottoscritto, che si apprestava a concludere la sua carriera nel sindacato.
Avrei potuto davvero mettere sul “mercato” le mie competenze, ma ho preferito impegnarmi con un patronato serio e competente, che non facesse riferimento a nessuna organizzazione sindacale.
Altro che vantaggi personali! I cittadini possono valutare l’onestà e la moralità di un impegno quarantennale.
La mia politica l’ho sempre svolta nelle sedi di partito e nelle istituzioni, i personalismi non mi appartengono e pertanto, poiché la mia immagine è stata “infangata” ho sottoposto allo studio di un legale il manifesto del PD ed eventualmente emergessero delle calunnie nei miei confronti mi riservo di adire le vie legali.