“Il partito è spaccato e la federazione provinciale non ha ancora risposto alle nostre molteplici richieste di intervento”. È il pensiero di Simone Sirto, segretario dei Giovani Democratici di Trecase, che racconta i problemi del partito nel suo comune. Anche nel resto dei comuni vesuviani la situazione sul tesseramento è la stessa: inizierà a breve.

Boscoreale. Nel paese della pietra lavica e del consigliere regionale Mario Casillo, il partito è affidato ad un facente funzioni, Luigi De Martino e, ad oggi, non è ancora stato avviato il tesseramento che partirà sabato 11 ottobre. “Ho convocato – afferma De Martino – il prossimo direttivo che ai primi punti all’ordine del giorno avrà proprio la questione tessere”. L’anno scorso la sezione contava 100 tessere.
Intanto alle ultime amministrative il partito non ha presentato il simbolo, sebbene in consiglio adesso siedono 3 tesserati PD e altrettanti assessori di riferimento del partito.
Rumors di partito fanno sapere che “un congresso è alle porte. Occorre trovare il giusto assetto per dare modo a tutte lo forze positive presenti di esprimersi al meglio e per dare con autorevolezza la giusta direzione e spinta ad un´amministrazione della quale siamo corresponsabili nel bene e nel male”.

Boscotrecase. Nel paese vesuviano patria del Lacryma Christi, il tesseramento non è ancora partito, “Per una nostra scelta – sostiene il segretario Antonio Pollioso – Nei prossimi giorni annunceremo l’inizio del tesseramento attraverso i manifesti. L’anno scorso la sezione contava 50 iscritti con un direttivo under 40 di dieci persone divisi equamente tra entrambi i generi”. L’amministrazione è di centro ed il partito di Renzi, che esprime tre consiglieri, è all’opposizione. “Credo che il partito sia nato male perché era l’unione quasi forzata tra due soggetti consapevoli che non potevano mai governare da soli. Ritengo che il tesseramento e la militanza siano la conditio sine qua non per fare politica ed il partito sia la giusta palestra della classe politica”.

Trecase. Nel paese alle pendici del Vesuvio, la vita nella sezione Democratica si ripete simile a Pompei ed a molti altri paesi: partito spaccato con una parte che segue il governo locale ed un’altra all’opposizione, almeno nel circolo. Infatti, il segretario cittadino Enzo Perna ha sostenuto il sindaco con un accordo con Forza Italia mentre il resto del direttivo si è schierato contro questa scelta. “Il partito è spaccato e la federazione provinciale non ha ancora risposto alle nostre molteplici richieste di intervento”, ha detto Simone Sirto, segretario dei GD con un lungo passato nei DS e che oggi guida la cordata di opposizione a Perna. “Il partito politicamente non esiste più, c’è solo il segretario che non riunisce il coordinamento da aprile. Il tesseramento non è ancora iniziato ed ho il sentore che il provinciale non voglia mettere mano alla nostra situazione prima delle prossime primarie o, peggio ancora, prima delle regionali”.
Il pensiero di Sisto fa leva su un fato significativo: “Le stesse persone – continua il giovane Dem – che hanno votato PD alle europee non l’hanno votato alle amministrative. Ci ritroviamo con un partito che oggi conta il 40% ma domani potrebbe prendere il 20”.


Raffaele Perrotta

PD, tesseramento flop 2014: nel vesuviano i circoli sono all´anno zero