“Non possiamo andare contro il cambiamento verso il quale si dirige il partito, ma non possiamo nemmeno rinunciare ad essere il filtro di istanza dei cittadini”. Le parole del segretario del Partito Democratico di Poggiomarino, Michele Cangianiello, racchiudono l’essenza della mediazione tra le correnti interne al suo partito all’indomani della polemica sulle tessere sollevata da La Repubblica. Goffredo De Marchis, infatti, sul quotidiano fondato da Scalfari, ha parlato di un partito “Senza base”, evidenziando il tracollo sul numero delle tessere passate da 400.000 dell’anno scorso a sole 100.000 di quest’anno.
Ma come stanno realmente le cose in casa Democratica nell’area vesuviana? La risposta, seppur con i dovuti distinguo nei singoli territori, è chiara: il partito non ha ancora alcun tesserato perché la campagna per il 2014 sta partendo a rilento o non è affatto iniziata. Come hanno affermato diversi “compagni”: “Senza lo stimolo di congressi imminenti, la raccolta per le tessere entrerà nel vivo solo a fine anno”.

Torre Annunziata. Nell’unico paese dell’area che affaccia sul mare, la situazione all’interno del partito di Renzi sembra stia ritornando più rosea dopo gli anni scorsi. Con all’attivo quasi 500 tessere nel 2013, “dalla settimana prossima – dice il segretario Passeggia – inizieremo la campagna tesseramento per il 2014”. Sulla diatriba a livello nazionale, non ha dubbi e si schiera dalla parte di Renzi anche se ammette: “Con l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, l’unico sostegno che può arrivare dai cittadini è attraverso il 2 per mille. Se i fondi, quest’anno, superano quelli incassati con il tesseramento l’anno scorso, non ci sono dubbi, la linea scelta è vincente. Solo in caso contrario ci sarà da riflettere”.
L’unica nota è il ritorno di Giosuè Starita, attuale sindaco, nel “suo” partito, il PD, dopo la spaccatura di alcuni anni fa e la sua candidatura, nel 2012 quando è stato riconfermato, a capo dell’UDC.

Pompei. Nella città mariana, la divisione non è solo tra sacro e profano ma esiste una spaccatura profonda anche all’interno del PD. Il partito non gode di ottima salute: è commissariato dalle ultime amministrative e, paradosso, è presente sia in maggioranza che all’opposizione in consiglio comunale. Il sindaco Nando Uliano, infatti, è il secondo candidato nella lista che i Dem hanno presentato per l’elezione del consiglio della Città Metropolitana di Napoli. All’opposizione è presente, invece, il gruppo consiliare PD sotto la guida di Franco Gallo, ex competitor di Uliano alle elezioni di maggio. “Oggi il partito – afferma Gallo – deve superare la questione del tesseramento in senso stretto. In particolare, in città, va bene il modello Renzi, con una maggiore attenzione all’interazione con la società”. Sul rapporto con il sindaco dice: “Sono all’opposizione per un mandato che mi è stato conferito, staremo attenti e vigileremo senza tradire i nostri elettori”.

Poggiomarino. Nel paese degli scavi di Longola, il segretario Michele Cangianiello sembra essere l’unico, nell’area vesuviana, ad avere vita facile. Nonostante il tesseramento non sia ancora partito, i suoi stessi compagni non se ne fanno un problema. “Di solito – dice il segretario – iniziamo il tesseramento in questo periodo. Credo che il partito ha perso, negli anni, l’identità del passato. Oggi occorrono tre cose: la struttura, più leggera ma ancora indispensabile, gli amministratori e una buona comunicazione”. L’anno scorso si sono tesserate 102 persone nel partito che guida anche la città. “Siamo un’amministrazione giovane – afferma il consigliere Alfonso Troiano – che sta lavorando come mai era capitato nella storia di Poggiomarino. Abbiamo ristrutturato 3 scuole e stiamo per ultimare la quarta. Siamo all’avanguardia rispetto al rinnovamento ed alle parole di Renzi: noi abbiamo iniziato già da tre anni, il premier solo adesso”.


Raffaele Perrotta

PD, tesseramento flop 2014: la situazione negli altri comuni