I deputati Tino Iannuzzi e Guglielmo Vaccaro, del Partito Democratico, hanno presentato una nuova interrogazione per sollecitare l´attivazione del sistema tariffario differenziato lungo l´Autostrada Napoli - Pompei - Salerno e per conoscere l´effettivo quadro dei pedaggi tratta per tratta.
Il sottosegretario alle infrastrutture Bartolomeo Giacchino, nella seduta della Commissione Trasporti del 21 dicembre 2010, ha indicato che il nuovo sistema tariffario, fondato su pedaggi diversificati e collegati al chilometraggio effettivamente percorso, "dovrebbe entrare in vigore con decorrenza 1° gennaio 2011".
Il quadro dei nuovi pedaggi, reso noto ieri dal Governo, "é - dicono Iannuzzi e Vaccaro - ingiustificato ed inaccettabile e va come tale modificato. Infatti tali tariffe sono più elevate ed onerose di quelle indicate dallo stesso Ministero, con il Vice - Ministro Castelli appena 5 mesi orsono il 21 luglio 2010 sempre in Commissione Trasporti e sempre in risposta ad una interrogazione dei due parlamentari salernitani.

I nuovi pedaggi, rispetto al prospetto fornito a luglio dal Governo, sarebbero così modulati:
0,80 euro e non più 0,60 per i tragitti fino a 5 Km;
1 euro e non 0,80 da 5 a 10 Km;
1.30 euro e non 1 euro da 10 a 15 Km;
1.50 euro e non più 1.20 euro da 15 a 20 Km;
1.80 euro e non più 1.40 da 20 a 25 Km;
1.90 euro e non 1.60 euro da 25 a 30 Km;
2 euro per i percorsi oltre i 30 Km.

Ne deriverebbe un aumento del pedaggio per il primo scaglione da 0.60 a 0.80 e per gli scaloni da 10 a15 Km e da 20 a 25 Km l´incremento rispetto alla precedente tratta sarebbe di ben 0.30 euro e non già di 0.20 Euro". Pertanto, secondo i due esponenti del Pd, "occorre una decisa e forte iniziativa del Governo e dell´ANAS nei confronti della SAM (Società Autostrade Meridionali concessionaria delle Autostrade) per modificare il quadro delle tariffe e per riportarlo ai pedaggi indicati dal Governo nel luglio scorso. Ed il Governo deve attivarsi immediatamente prima dell´entrata in vigore del nuovo sistema. Sarebbe assolutamente ingiusto e grave che la tariffa passasse dagli attuali 1.60 euro a 2 euro per gli utenti con passaggio manuale che quindi non intendono dotarsi di telepass, necessario per il nuovo sistema di pedaggio differenziato. Questo incremento è privo di ogni giustificazione e pertanto va eliminato". Infine gli pnorevoli Iannuzzi e Vaccaro hanno contestato al Governo "che anche nella risposta di ieri ancora non è stato rispettato l´impegno, più volte assunto da Esecutivo e ANAS, di consentire agli utenti l´acquisto del telepass non al prezzo attualmente sul mercato di 49 euro, ma al mero costo di produzione, circa 20 euro".