Il Penniniello set cinematografico per raccontare la Secondigliano degli anni ´70. Nel rione popolare di Torre Annunziata sono in corso da lunedi mattina e termineranno a fine settimana le riprese de "I Milionari", film del regista Alessandro Piva, tratto dall´omonimo romanzo del magistrato Luigi Alberto Cannavale e del giornalista Giacomo Gensini.
Valentina Lodovini e Francesco Scianna gli attori principali della pellicola che narra l´ascesa e il declino dei Di Lauro, una delle famiglie più potenti della criminalità napoletana degli ultimi trent´anni. Nel cast anche Salvatore Striano (Gomorra e Fortapasc) e Francesco Di Leva (Una vita tranquilla).
La storia inizia nella metà degli anni ´70: una banda di ragazzini inizia la carriera criminale tra piccoli furti e illegalità. Come tanti altri giovani di quegli anni, anche loro aspirano a imitare le gesta di Raffaele Cutolo, ´o Professore, il carismatico boss della Nuova camorra organizzata. La loro ascesa sarà inarrestabile: in pochi anni, eliminati i rivali più pericolosi, diventati adulti a forza di omicidi e rapine, raggiungeranno i vertici della camorra e faranno di Secondigliano il loro fortino impenetrabile.
La storia viene accompagnata dall´io narrante di "Sicco", un uomo onesto che si avvicina alla camorra attraverso suo fratello Gennaro. Sicco inizia come spacciatore di droga leggera e ben presto viene incaricato di compiti sempre più importanti per il clan. Tuttavia, da buon marito e bravo padre, tiene sempre la sua famiglia al riparo dalla sua attività illegale. Ma il business cresce, i pericoli aumentano e diventa sempre più difficile tenere lontani moglie e figli dalle conseguenze della vita criminale. Decide allora di far trasferire la famiglia in Spagna, mentre lui è costretto a restare a Napoli.
Una storia di spietati omicidi, feroci vendette, feste in compagnia di Maradona e giocate milionarie nei casinò di Venezia e Montecarlo, ma anche la ricostruzione di uno dei più giganteschi imperi economici e criminali. Grazie a un´organizzazione efficiente basata su un modello federale, i milionari controllano per due decenni gran parte delle attività economiche della regione, dagli appalti gonfiati alle estorsioni, dal business del cemento fino al traffico di droga.
Catello Germano