I Missionari Comboniani di CastelVolturno insieme ad un nutrito gruppo di associazioni hanno organizzato una manifestazione contro il pacchetto sicurezza attualmente in discussione al Parlamento. L´evento si terrà il 20 Giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato.
Attraverso questa iniziativa invitano tutte le associazioni, movimenti, singoli che operano attivamente nei propri territori a distribuire "Permessi di Soggiorno in Nome di Dio".
Con questa azione i promotori dell´iniziativa vogliono dire il loro no alle attuali politiche sull’immigrazione : "È questa un’azione che parte dal diritto di ogni persona ad esistere - sottolineano - ad essere rispettata nella sua umanità, nella sua ricerca di vita democratica e libertà. Il diritto a costruire un futuro per se e per i propri figli. Oggi questo mondo chiede, e noi che ci consideriamo colti e civilizzati siamo chiamati a rispondere, di rispettare quei valori che da anni proclamiamo".

Prevista una catena di iniziative tra le associazioni nelle varie città che sono invitate a partecipare anche con suggerimenti e consigli.

"L’entusiasmo e l’adesione trovata - comunicano i Missionari - è uno stimolo a realizzare questa manifestazione come momento di presa di posizione decisa contro le disposizioni governative espresse nel pacchetto sicurezza. È l’inizio di un lavoro di ricerca e di confronto a tutti i livelli dove tutti noi, associazioni e movimenti, siamo coinvolti e impegnati collettivamente. Continueremo il contatto con altre associazioni che per mancanza di tempo non siamo riusciti a contattare, invitando anche voi ad estendere l’adesione ad altre associazioni e gruppi".



Perché “In nome di Dio”?

Riteniamo che in una società come la nostra frazionata, divisa in molti modi in cui il nome di Dio viene usato in mille modi, spesso per interessi politici ed economici, che Dio stia dalla parte dei più deboli e indifesi.
I Missionari Comboniani di Castelvolturno





Ecco alcune tra le disposizioni introdotte dal pacchetto “sicurezza”

(Tratto da: Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa)



Matrimoni e cittadinanza italiana
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire, dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato (dopo il matrimonio) o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi.
Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione";

Ingresso e soggiorno irregolare
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente;

Iscrizione anagrafica
Le istanze di iscrizione o di variazione della residenza anagrafica, potranno dar luogo alla verifica, da parte degli uffici comunali competenti, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile, ma solo ai sensi della normativa sanitaria vigente. Si tratta di una lieve attenuazione della norma originariamente contenuta nel testo che prevedeva l’automaticità della richiesta di un certificato di idoneità igienico-sanitaria secondo criteri stabiliti dallo stesso Comune.
In ogni caso moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio.
Ecco uno dei provvedimenti che andranno ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani, con conseguenza a catena sulla possibilità di accesso agli asili nido, alle prestazioni di sostegno al reddito, etc et etc;

Ricongiungimenti
Per quanto riguarda i ricongiungimenti familiari si aggiunge al certificato di idoneità alloggiativa quello igienico-sanitario (in precedenza era richiesto alternativamente il certificato rilasciato dal Comune o dall’ASL locale) entrambi rilasciati dai competenti uffici comunali. Si prevede quindi ipoteticamente l’emanazione di appositi regolamenti per l’individuazione dei criteri con conseguente arbitrarietà delle amministrazioni nella decisione;

Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare
Non sarà più possibile richiedere il visto di’ingresso se il nulla osta non verrà rilasciato dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.
Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche;

Esibizione del permesso di soggiorno
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggiorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio, per chi è privo di passaporto, verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggiorno. Una deroga, oltre a quella già prevista per l’assistenza sanitaria, sarà concessa per l’iscrizione dei minori a scuola.

180 giorni di detenzione nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione)
Si reintroduce dopo la bocciatura del Senato e quella della Camera nell’ambito della discussione sul decreto legge n. 11, il prolungamento dei tempi di detenzione nei CIE fino ad un massimo di 180 giorni;

Divieto di espulsione e respingimento
Cade il diveto di espulsione per i conviventi con parenti italiani di terzo e quarto grado;

Rimesse di denaro
I cosiddetti servizi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta erogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso;

Permesso Ce di lungo periodo
L’ottenimento della carta di soggiorno potrà avvenire solo dopo il superamento di un test di lingua italiana;

Reati ostativi all’ingresso
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive;

Un contributo da 80 a 200 euro
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno si dovrà versare questo contributo economico;

Esibizione dei documenti
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro;

Registro per senza fissa dimora
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, viene istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard;

Cancellazione anagrafica
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno;

Permesso di soggiorno a punti
E’ disposta l’istituzione di un accordo di integrazione articolato in crediti da sottoscrivere al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. I criteri e le modalità verranno stabiliti da un apposito regolamento;

Favoreggiamento ingresso irregolare
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare, trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione.





Alcune indicazioni per la manifestazione del 20 Giugno -Permessi di Soggiorno in Nome di Dio- Giornata mondiale del Rifugiato

Ci giungono dalla rete numerose adesioni. Varie città Italiane si stanno mobilitando per concedere i Permessi di Soggiorno in nome di Dio.
Ci chiedono indicazioni, come realizzare questo avvenimento. Noi elenchiamo alcuni criteri che ogni gruppo e città adatterà secondo la propria situazione e le proprie modalità.

1. Il Titolo della giornata è: "Permessi di Soggiorno in Nome di Dio". E´ chiaramente un rifiuto del "Pacchetto Sicurezza", per ciò che concerne l´immigrazione in particolare. Anche gli ultimi avvenimenti: respingimenti in mare, una campagna pubblicitaria decisamente contro gli immigrati, sono motivo di questa manifestazione.

2. Chiediamo ai vari gruppi di realizzarla tutti nello stesso giorno, il 20 giugno. L´ora è indifferente! Ognuno si organizzi secondo la propria creativià. Ogni gruppo o città potrà al titolo "Permessi di soggiorno in nome di Dio", aggiungere altre motivazioni o proposte per il futuro.

3. La maniera di realizzare questo avvenimento del 20 giugno, sarà scelta di ogni gruppo o città. Chi vuole organizzare marce, banchetti, conferenze... a discrezione di ogni gruppo.

4. Il rilascio dei Permessi di Soggiorno in Nome di Dio non ha valore legale. E´ un gesto simbolico che dovrebbe fare riflettere una popolazione per la maggior parte cattolica.

5. Questa manifestazione non ha valore confessionale. Ci rivolgiamo al Dio Unico e Compassionevole, Padre di tutti.

6. L´invito è rivolto a tutti a prescindere dalla propria religione.

7. Le adesioni ricevute ci confermano che questa adesione è trasversale. Gruppi, correnti politiche, reti, associazioni e movimenti faranno propria questa iniziativa.

8. Se organizzate tavoli per la distribuzione del permesso non meravigliatevi se pochi immigrati verranno. Tra di loro c´è molta paura di essere schedati e controllati; siamo consapevoli che, probabilmente, pochi verranno. Fosse anche uno solo il gesto simbolico fa riflettere la nostra società omologata e addormentata dall´imbonitore e suoi seguaci servi.

9. Vi invieremo il modello del "Permesso di soggiorno in Nome di Dio" via email. Per voi sarà così facile scaricarlo, stamparlo e riprodurlo. Se avete problemi chiamateci al più presto e ve li invieremo per posta.

Vi invieremo a seguire aggiornamenti e chiarimenti... ma ci aspettiamo di ricevere contributi da ognuno di voi! Fateci sapere la vostra creatività!

Per adesso abbiamo ricevuto diverse adesioni che interessano molte città Italiane!

Per aggiornamenti controllate www.neroebianco.org