E´ ufficiale: la gara di sabato tra Progreditur Marcianise e Savoia si svolgerà senza il pubblico di Torre Annunziata. La notizia era nell´aria e ci si augurava che potesse essere smentita quanto prima, ma la Questura di Caserta ancora una volta ha deciso di chiudere le porte degli stadi casertani ai sostenitori oplontini.
La decisione è la seconda di questo campionato: la prima infatti risale a due settimane fa quando fu vietata la trasferta ai supporters torresi a Santa Maria Capua Vetere in occasione del big match contro il Gladiator. In quella circostanza la decisione fu motivata dal rischio di incidenti tra le tifoserie, visto il precedente del 2004 ( scontri a Marcianise tra i tifosi locali e i tifosi torresi).
Una decisione che sa di beffa per due motivi: la prima perchè per la seconda volta in questo campionato la squadra torrese giocherà senza il pubblico sostenitore, la seconda perchè a questo punto è legittimo pensare che anche le altre trasferte in provincia di Caserta (Carano e San Nicola) saranno vietate ai tifosi torresi.
A questo punto la palla passa nelle mani della società torrese: il presidente Raffaele Verdezza e il direttore sportivo Aniello Langella hanno il diritto/dovere di fare alla Lega Nazionale Dilettanti una domanda precisa: se secondo la Prefettura di Caserta c´è il rischio che si possano verificare incidenti, perchè il Savoia è stato inserito nel girone con le squadre casertane? Una domanda semplice, ma alla quale va data una risposta.
In questi anni la tifoseria torrese ha dato prova di maturità, mai è stata coinvolta in incidenti. Un messaggio chiaro che i supporters hanno lanciato, per cercare di far lavorare in un ambiente sereno la neonata società AC Savoia. Gli incidenti a Torre del Greco (dove la magistratura ha accertato la responsabilità dei tifosi corallini) e le ferite riportate da un poliziotto a Torre Annunziata (ad opera di un singolo ragazzo minorenne) non possono colpire una intera tifoseria e una intera città.
Su questo si gioca la credibilità della società fuori dal rettangolo di gioco.
Angelo Riso
Catello Germano