A seguito della recente approvazione, da parte della Giunta Regionale della Campania, del progetto di legge regionale sul piano casa e del relativo regolamento, che prevede la possibilità di ampliamento dei fabbricati residenziali, nonché di demolizioni e ricostruzioni con incremento volumetrico fino al 35%, il sindaco Gennaro Langella ha assunto una netta presa di posizione a difesa degli interessi delle popolazioni dei comuni ricadenti nella “Zona Rossa” del Vesuvio.
Il Sindaco ha manifestato tutto il suo disappunto inviando una missiva alla IV commissione consiliare permanente del Consiglio Regionale della Campania, che proprio in questi giorni sta esaminando la proposta di legge prima di sottoporla all’assise regionale.
“Ho avuto modo di visionare la proposta di legge per la riqualificazione del patrimonio esistente, rilevandone il contenuto limitativo della stessa che, se così varata, sarebbe profondamente penalizzante per il rilancio delle attività edilizie sul territorio campano, ed in particolare in vaste aree della stessa regione – si legge nella missiva-. Ho notato, nello specifico, la totale assenza di un’ammissibilità degli interventi edilizi proposti in particolar modo per le zone sottoposte a vincolo e principalmente per la “Zona Rossa”, così come individuata dalla L.R. 21/2003, in cui ricade questo territorio. La legge regionale 21/2003 – ha argomentato il sindaco Langella- ha già di per se carattere vincolistico in quanto vieta qualsiasi incremento all’edificazione a scopo residenziale mediante l’aumento dei volumi abitativi. Ciò nonostante però la stessa legge esclude dal divieto gli adeguamento funzionali e di natura igienico-sanitaria degli immobili esistenti”.
Affrontando poi gli aspetti specifici che la ricaduta della norma produrrà sul territorio campano, il sindaco Langella ha evidenziato alcune sostanziali carenze nella proposta di legge. “Poiché – si legge ancora nella missiva- lo spirito della proponente legge all’esame della IV Commissione è quello di migliorare la qualità architettonica, rilanciare l’attività edilizia sul territorio campano, contrastare la crisi economica e tutelare i livelli occupazionali, appare veramente illogico e penalizzante per una larga fetta di popolazione, che la stessa non contempli o disciplini gli interventi di ampliamento e/ di sostituzione edilizia volti ad adeguare gli esistenti edifici residenziali anche nei comuni ricadenti nella
L’invito rivolto dal sindaco Gennaro Langella alla commissione consiliare regionale, preannunciando che a breve si farà promotore di ulteriori osservazioni e di emendamenti alla norma in esame, è quello di “voler esaminare tali aspetti contraddittori della norma, e a porre la massima attenzione ed impegno affinché anche nei comuni ricadenti nella “zona rossa”, con i limiti imposti dalla L.R. 21/03, possa essere garantito quel rilancio economico, quella ripresa delle attività edilizie ed occupazionali che si auspicano”.
Catello Germano