Piano S. Cecilia Coppola incontra i bambini di mamme al Centro
16-12-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
A Piano di Sorrento oggi, giovedì 16 dicembre dalle ore 17.00 alle 20,00, nel Consultorio di Vita ed Amore in Piazza Cota lAssociazione Mamme al centro ha invitato Cecilia Coppola, scrittrice di libri per linfanzia e presidente dellAssociazione Culturale Cypraea a raccontare le belle leggende di Natale da lei raccolte nel libro Trofimena edito da N. Longobardi ai bambini. La presidente dellAssociazione Mamme al Centro Roberta DEsposito ha affermato: E importante che i nostri figli conoscano di quante tradizioni natalizie sia ricca la nostra penisola che tra magia e realtà evidenziano un copioso repertorio di cultura popolare che bisogna inculcare alle giovani generazioni, soprattutto per la loro didattica di amore e Pace .
La scrittrice sfoglierà attraverso la sua voce racconti dolci e teneri legati alla sua infanzia e raccolti dalla viva voce dei gli anziani, quando intorno ad un focolare,non essendovi allora né radio, né televisione né altri mezzi di comunicazioni, essi, a loro volta bambini ascoltavano le belle storie del Natale dai loro genitori, dai loro nonni o da qualche familiare.
E straordinario essermi incontrata con queste persone, pastori di un presepe vivente,ricco di amore e di un pizzico di nostalgia, ma anche fiero di poter riannodare nella memoria storie che sarebbero andate perdute e che invece sono capaci di far riassaporare la felice atmosfera di innocenza che nel tempo odierno si diluisce sempre di più.
Il recupero della memoria orale è unoperazione intelligente ma è nello stesso tempo un atto damore come nella prefazione afferma il presidente degli Studi Storici sorrentini, Antonino Cuomo paragonando leducativa e significativa raccolta a Lu cunto de li cunti di Basile, così segnando date ed avvenimenti religiosi come il Natale spaziando dalle marine alle colline dallambiente contadino a quello marinaresco Cecilia Coppola, navigando fra prosa e poesia, tra lingua nazionale e parlata napoletana, dimostra con semplicità quanto le radici di una popolazione, in questo caso della nostra penisola sorrentina, siano da alimentare perché non solo i rosari cantati ma anche il bue e lasinello, larancia e il pungitopo in quanto riportano a storie e leggende che parlano del Bambino Gesù. Leggiamo che discese sulla penisola sorrentina attirato dal canto dei pescatori di Marina Grande ed insieme allAngelo piantò lalbero delle stelle in uno dei giardini che si affacciano sul mare o ammiriamo il contadinello Tobia che ferì il suo dito contro una spina e donò al Bambinello le sue gocce di sangue, unica cosa che possedeva e da queste gocce nacque lalbero darancio, dorato,luminoso e simbolo dellamore.Inoltrarsi nel mondo di Trofimena è necessario soprattutto per i giovanissimi perché comprendano i vantaggi di una vita sana legata allemozione di un ricordo, alla saggezza degli anziani e alla ricchezza di valori come la Pace e lAmore che parlano al cuore di ogni creatura e la rendono più responsabile verso il prossimo e la vita stessa.
La scrittrice sfoglierà attraverso la sua voce racconti dolci e teneri legati alla sua infanzia e raccolti dalla viva voce dei gli anziani, quando intorno ad un focolare,non essendovi allora né radio, né televisione né altri mezzi di comunicazioni, essi, a loro volta bambini ascoltavano le belle storie del Natale dai loro genitori, dai loro nonni o da qualche familiare.
E straordinario essermi incontrata con queste persone, pastori di un presepe vivente,ricco di amore e di un pizzico di nostalgia, ma anche fiero di poter riannodare nella memoria storie che sarebbero andate perdute e che invece sono capaci di far riassaporare la felice atmosfera di innocenza che nel tempo odierno si diluisce sempre di più.
Il recupero della memoria orale è unoperazione intelligente ma è nello stesso tempo un atto damore come nella prefazione afferma il presidente degli Studi Storici sorrentini, Antonino Cuomo paragonando leducativa e significativa raccolta a Lu cunto de li cunti di Basile, così segnando date ed avvenimenti religiosi come il Natale spaziando dalle marine alle colline dallambiente contadino a quello marinaresco Cecilia Coppola, navigando fra prosa e poesia, tra lingua nazionale e parlata napoletana, dimostra con semplicità quanto le radici di una popolazione, in questo caso della nostra penisola sorrentina, siano da alimentare perché non solo i rosari cantati ma anche il bue e lasinello, larancia e il pungitopo in quanto riportano a storie e leggende che parlano del Bambino Gesù. Leggiamo che discese sulla penisola sorrentina attirato dal canto dei pescatori di Marina Grande ed insieme allAngelo piantò lalbero delle stelle in uno dei giardini che si affacciano sul mare o ammiriamo il contadinello Tobia che ferì il suo dito contro una spina e donò al Bambinello le sue gocce di sangue, unica cosa che possedeva e da queste gocce nacque lalbero darancio, dorato,luminoso e simbolo dellamore.Inoltrarsi nel mondo di Trofimena è necessario soprattutto per i giovanissimi perché comprendano i vantaggi di una vita sana legata allemozione di un ricordo, alla saggezza degli anziani e alla ricchezza di valori come la Pace e lAmore che parlano al cuore di ogni creatura e la rendono più responsabile verso il prossimo e la vita stessa.