Poggiomarino - Resistenza e minacce in caserma, quattro arresti
15-11-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
l 14 novembre 2010 alle ore 00.30, a Poggiomarino (NA), personale della locale Stazione Carabinieri, supportato dalla C.I.O. del 10° BTG. Campania di Napoli, traeva in arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale 4 pluripregiudicati:
- Giovanni OLIVA, del 1982, residente a San Marzano sul Sarno Giovanni OLIVA, nato a San Marzano sul Sarno (SA) il 17 giugno 1948, ivi residente come sopra;
- Mariano OLIVA, del 1955, ivi residente come sopra;
- Marziano OLIVA, del 1982, residente a come sopra.
I militari operanti, nel corso di un servizio perlustrativo intercettavano il citato Giovanni OLIVA (cl. 1982) a bordo del motociclo Yamaha Tmax (), invitandolo a recarsi presso la locale Stazione Carabinieri per contestagli lomesso uso del casco protettivo e procedere al fermo amministrativo del motociclo. Questultimo, giunto in caserma, al fine di evitare la contravvenzione, minacciava il personale, cercando di procurasi lesioni personali. A seguito del fermo di polizia, giungevano successivamente alcuni parenti del fermato che minacciavano gli operanti e chiedendo loro la liberazione del famigliare, detenuto in stato di arresto. Nessun militare riportava lesioni personali. Espletate le formalità di rito e le operazioni di foto segnalamento, gli arrestati venivano trattenuti presso le camere di sicurezza di questa compagnia.In mattinata rito direttissimo.
- Giovanni OLIVA, del 1982, residente a San Marzano sul Sarno Giovanni OLIVA, nato a San Marzano sul Sarno (SA) il 17 giugno 1948, ivi residente come sopra;
- Mariano OLIVA, del 1955, ivi residente come sopra;
- Marziano OLIVA, del 1982, residente a come sopra.
I militari operanti, nel corso di un servizio perlustrativo intercettavano il citato Giovanni OLIVA (cl. 1982) a bordo del motociclo Yamaha Tmax (), invitandolo a recarsi presso la locale Stazione Carabinieri per contestagli lomesso uso del casco protettivo e procedere al fermo amministrativo del motociclo. Questultimo, giunto in caserma, al fine di evitare la contravvenzione, minacciava il personale, cercando di procurasi lesioni personali. A seguito del fermo di polizia, giungevano successivamente alcuni parenti del fermato che minacciavano gli operanti e chiedendo loro la liberazione del famigliare, detenuto in stato di arresto. Nessun militare riportava lesioni personali. Espletate le formalità di rito e le operazioni di foto segnalamento, gli arrestati venivano trattenuti presso le camere di sicurezza di questa compagnia.In mattinata rito direttissimo.
